Nocciolino di oliva per le stufe a pellet, i pro e i contro di questo materiale da combustione

Scopriamo tutto quello che c'è da sapere sul nocciolino di oliva che può essere usato nelle stufe a pellet, quali sono i pro e i contro, i prezzi e se davvero conviene e si risparmia sul riscaldamento di casa.

Con l’arrivo della stagione fredda aumenta l’interesse verso le tipologie di riscaldamento e una delle tendenze del momento è quella di utilizzare dei sistemi a biomassa per non impattare troppo sull’ambiente, a tal proposito molti nostri lettori ci hanno posto la domanda se sia conveniente usare il nocciolino di oliva per le stufe a pellet e allora in questa guida analizziamo i pro e i contro di questo materiale da combustione.

Pro e contro del nocciolino di oliva per le stufe a pellet, tutto quello che occorre sapere

Abbiamo già visto che la stufa a pellet rientra tra le tipologie di riscaldamenti alternativi al gas e di certo è una soluzione sempre più adottata da chi vuole risparmiare, anche perché, al contrario delle caldaie a combustibile fossile, è ancora possibile richiedere il bonus per le stufe a pellet purché abbiano determinati requisiti e l’impianto sia effettuato seguendo alcune regole.

mani raccolgono pellet
Pro e contro del nocciolino di oliva per le stufe a pellet, tutto quello che occorre sapere – designmag.it

Una delle domande più comuni che si pone chi vuole cambiare modo di riscaldare la casa senza spendere una fortuna è se si può risparmiare ancora di più se la stufa o la caldaia a pellet è alimentata con gli scarti alimentari come il nocciolino di oliva e soprattutto quali sono i pro e i contro di questo materiale.

I pro

Il nocciolino è uno scarto di lavorazione della spremitura delle olive e non si può usare direttamente, ma bisogna sempre utilizzare una versione adeguatamente trattata e compressa. Tenete presente che il residuo di combustione del nocciolino di oliva o del nocciolino di sansa è maggiore rispetto al pellet e ai gusci di nocciole.

Tra i vantaggi del nocciolino di oliva o di sansa c’è il fatto che ha un elevato potere calorico e un prezzo di vendita basso, risulta quindi economicamente vantaggioso se confrontato con altri combustibili e può essere una valida alternativa al pellet. Molti infatti optano per installare la caldaia a nocciolino.

Un sacco da 15 Kg di nocciolino costa mediamente 5,5 €, cioè circa 25 € al quintale. Ovviamente i prezzi oscillano in base al mercato. Il prezzo del pellet, invece, si aggira mediamente sui 13 euro per un sacco da 15 Kg, quindi oltre 86 euro al quintale. Il risparmio è evidente.

mani tengono nocciolino per stufe a pellet
Nocciolino per stufe a pallet – foto Sagario – designmag.it

L’approvvigionamento è molto semplice. I negozi o i rivenditori di pellet o altri biocombustibili come brico, ferramenta e supermercati hanno in genere fornitori che assicurano loro anche la fornitura di nocciolino.

È possibile acquistare il nocciolino, sfuso o in sacchetti, da utilizzarsi in caldaie a biomassa o stufe a pellt, direttamente presso i frantoi vicini alla propria zona di residenza oppure online, ricevendo i pacchi a casa tramite il corriere.

I contro, dopo i pro veiamo quali sono gli svantaggi del nocciolino di oliva per le stufe a pellet

Attenzione però, non tutte le stufe a pellet sono idonee per poter funzionare con il nocciolino. Infatti quest’ultimo ha una consistenza granulosa molto fine e potrebbe non essere trattenuto in modo corretto nelle cassette di raccolta.

Quindi, se avete delle stufe a pellet policombustibile, nessun problema, potete usarlo, altrimenti dovete cambiare la stufa oppure in alternativa è possibile eseguire delle modifiche, ma è bene rivolgersi a un professionista esperto.

Ad ogni modo potete leggere il nostro approfondimento su come convertire la stufa a pellet in nocciolino per farvi un’idea.

Meglio il nocciolino di oliva o il pellet? Quali sono le differenze

Per chi è interessato, abbiamo analizzato i pro e i contro delle stufe a pellet, che, lo ricordiamo, non si possono usare in tutte le città d’Italia, ci sono luoghi in cui è vietato l’uso di questo tipo di sistema riscaldante. La domanda dunque è: Pellet e nocciolino, chi vince?

Un cumulo di nocciolino per stufe a pallet
Meglio il nocciolino di oliva o il pellet? Quali sono le differenze – foto Sagario – designmag.it

Abbiamo già trattato l’argomento nel nostro approfondimento in cui abbiamo analizzato se sia meglio il nocciolino di oliva o il pellet. A parità di quantità, il nocciolino ha una maggiore resa rispetto al pellet di circa il 20%. Ma dipende anche dalla sua umidità. Il potere calorifico del nocciolino oscilla tra 6,2 e 7,4 Kw/Kg, mentre il pellet di legno in media è di 4,5 Kw/kg, ma ci sono tipologie che garantiscono anche rese maggiori.

Per quanto riguarda i residui di cenere, quelli del nocciolino sono di circa il 4% mentre il pellet di buona qualità ha valori inferiore allo 0,5%. Va ricordato che pulire la stufa a pellet è fondamentale per mantenerla in perfetta efficienza. State anche attenti a come smaltire la cenere del pellet, si rischiano multe salate.

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