Stufe a gas: pro e contro

Le stufe a gas possono rappresentare una soluzione economica al riscaldamento tradizionale. Ecco i pro e i contro della scelta

Rispetto agli anni passati le stufe a gas portatili sono diventate più performanti e sicure, e vale la pena valutare un loro uso nei casi in cui la casa non sia raggiunta da impianto a metano. Se ne volete sapere di più, ecco un elenco di pro e contro a proposito di stufe a gas

Pro e contro delle stufe a gas

Qual è il combustibile delle stufe a gas? Sono alimentate con bombole di gas GPL e rappresentano un’ottima soluzione di riscaldamento, sono diverse dai biocamini alimentati a bioetanolo. E occorre fare una distinzione dei modelli che sono attualmente disponibili in commercio.

Infatti ci sono tre tipi di stufe a gas tra cui potete scegliere:

  • Stufa a gas catalitica
  • Stufa a gas a infrarossi
  • Stufe a multigas

Il primo tipo, la stufa a gas catalitica è il modello meno performante, anche se ha una buona capacità di diffusione del calore. Inoltre in fase di accensione e di spegnimento rilascia in genere un po’ di odore.

La stufa a gas a infrarossi è certamente quella preferibile perché non produce esalazioni di odori. Ovviamente non ha bisogno di canna fumaria, al contrario delle stufe in ghisa o a pellet, e grazie alle piastre in ceramica di cui è dotata risulta essere molto potente nella diffusione del calore.

Infine i modelli multigas possono essere usati anche con il GPL quindi rappresentano la soluzione più versatile.

Pro della stufa a gas

Certamente le stufe a gas sono potenti, funzionano anche senza energia elettrica e sono facili da usare. Poi si possono usare in stanze molto, molto grandi perché rendono tanto in termini di diffusione del calore. Sono dotate di rotelle e si possono trasportare facilmente. Sono economiche, infatti in genere il prezzo di una stufa a gas con bombola può andare dai 70 ai 400 euro in base al modello, ai materiali con cui è composta e al design.

Contro delle stufe a gas

Devono essere usate lontane da mobili, tende, tappeti. Non si possono usare nei bagni o in luoghi umidi o in presenza di acqua. Possono rilasciare anidride carbonica e altre sostanze inquinanti dovute alla combustione e quindi vanno usate solo nelle stanze con finestre che si possono arieggiare.

Quanto è pericolosa la stufa a gas?

griglia della stufa a gas
Foto Shutterstock | Woody Alec

Diciamo che in generale le stufe a gas moderne sono abbastanza sicure o meglio dire più sicure rispetto ai modelli del passato.

Ci sono modelli che hanno un sensore che rileva l’emissione di fumi e altre sostanze nocive come il monossido di carbonio che è causa di eventuali incidenti, esplosioni o incendi. E sono proprio questi sensori che forzano lo spegnimento della stufa in caso di pericolo.

Una buona stufa a gas deve avere anche una termocoppia, cioè un dispositivo che, nel caso si dovesse spegnere la fiamma pilota, interviene e blocca il dispositivo. Come funziona? In pratica la termocoppia interrompe l’erogazione del gas in caso di malfunzionamento e garantisce la sicurezza della stufa.

Quindi possiamo suggerirvi, se state valutando l’acquisto di una stufa a gas GPL, di sceglierne una con il sensore di fumi e termocoppia, che andrà ovviamente spenta prima di andare a dormire.

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