Stufe a fungo: quanto costano, consumi, pro e contro

Le stufe a fungo sono una buona soluzione per riscaldare ambienti esterni di grandi dimensioni, sono convenienti e danno un tono all'ambiente

Le stufe a fungo sono stufe da esterno che possono essere usate per vivere gli spazi esterni anche in inverno con maggiore comfort. Possono essere a gas, cioè alimentate da una bombola di gas GPL oppure elettriche. Hanno dimensioni considerevoli ma possono diventare degli ottimi elementi di design da integrare con il resto degli elementi presenti nell’ambiente. Vediamo nel dettaglio qualcosa in più delle stufe a fungo, quanto costano, consumi, pro e contro.

Fungo riscaldante o termofungo: quanto costano e quanto consumano

stufa elettrica da esterno
PIPPO fungo riscaldante | Foto Amazon

Il prezzo dei funghi riscaldanti dipende soprattutto dalla grandezza e dalla composizione dei materiali. Ad ogni modo possiamo dire che sul mercato ci sono modelli di varie dimensioni per tutte le tasche, cioè dai 50 euro a quelli da oltre 800 euro. Il modello PIPPO in foto è in vendita su Amazon a 537 euro, per esempio.

Per quanto riguarda il consumo, le stufe a fungo sono considerate convenienti, specialmente i modelli alimentati con bombole di gas, mentre quelli elettrici con riscaldamento alogeno sono leggermente più costosi. Diciamo che una bombola GPL da 15 kg può durare una ventina di ore per diffondere il suo calore su una superficie di 20-25 mq.

Pro e contro delle stufe a fungo

Come abbiamo detto questi modelli di stufe sono economiche anche se un po’ ingombranti, non proprio comodi da spostare e possono anche ribaltarsi se non assicurati al suolo. Altro dettaglio è che i funghi a gas sono sconsigliati o vietati all’interno delle case. Si possono usare solo all’esterno, per via della combustione del GPL. Ovviamente i modelli elettrici non hanno questa limitazione.

Ti è piaciuto questo articolo? Segui DesignMag su Google News per non perdere una tendenza!

Impostazioni privacy