Come sostituire una cucina a gas con il piano a induzione: i consigli degli esperti

Risparmio energetico, maggiore sicurezza, cottura ottimale: sono solo alcuni vantaggi del piano a induzione, il futuro della cucina
Piano cottura ad induzione Serie 600 Bridge electrolux
Piano cottura ad induzione Serie 600 Bridge | Foto Electrolux

Foto Shutterstock | Daniel Krason
Passare dalla cucina a gas al piano a induzione ha molteplici vantaggi in fatto di sicurezza e risparmio energetico, permettendo una migliore cottura dei cibi. Tutto questo è unito poi ha un’eleganza estetica di design interessante, che si adatta a tutti i tipi di cucina.
Il piano a induzione non funziona a gas ma sfruttando l’elettricità e si attiva esclusivamente entrando in contatto con pentole e padelle adeguate. È ricoperto in vetroceramica, solitamente nero, e scalda i supporti sfruttando l’energia del campo magnetico.

Dalla cucina a gas al piano a induzione: perché cambiare

Sempre sempre più persone sono indirizzate verso questa tipologia di piano cottura, non solo per quanto riguarda le cucine nuove, ma anche quelle già esistenti, convertendosi a questo sistema.

[didascalia fornitore=”Altro”]Foto Pexels | cottonbro
I vantaggi sono tanti: oltre a essere più facile da pulire, consente una maggiore sicurezza poiché non ci sono fiamme libere e la zona rimane sempre fredda perché a scaldarsi è solo la padella e non il piano. E ancora, la dispersione termica è minima, consentendo un rendimento superiore (intorno al 90% contro il 50% di quello a gas) e una cottura uniforme dei cibi. Infine, il design è molto più accattivante e contemporaneo.

Consigli per cambiare il piano cottura

Se anche voi volete passare dalla cucina a gas al piano induzione, ecco alcuni preziosi consigli degli esperti per una conversione senza intoppi e soprattutto economica.

Per passare al piano a induzione è assolutamente necessario contattare un professionista, poiché i passaggi da rispettare sono tanti e estremamente delicati. Innanzitutto, va chiuso il rubinetto del gas e adeguato impianto elettrico, che dovrà essere collegato al nuovo piano cottura. Tutte le operazioni dovranno essere svolte con l’elettricità della casa spenta in modo da evitare scosse e cortocircuiti punto
In secondo luogo, andrà ovviamente sostituito il piano cottura: l’ideale è sceglierlo di dimensioni il più simili possibile a quello già esistente, in modo da non dover tagliare o modificare il top della cucina. Bisogna anche tenere conto che i piani a induzione sono leggermente più profondi di circa 5 cm di quelli classici a gas: è necessario verificare prima se c’è lo spazio adatto.

[didascalia fornitore=”Altro”]Foto Pexels | cottonbro

Non sempre è necessario una modifica, ma bisogna sempre controllare che non vada fatta una variazione alla potenza del contatore. Dipende molto dalla modernità dell’impianto e dal modello di piano a induzione che è stato scelto, che può avere una potenza tra i 3 e i 5 kW, comportando in genere un aumento della spesa elettrica elettrica intorno al 20%.
Bisogna anche tenere presente di quanto consumano, così da sapere quanti fuochi si possono accendere contemporaneamente: sono tutti fattori da considerare prima dell’installazione.

Perché si crei il campo elettromagnetico che consentirà al tutto di funzionare, è ovviamente necessario utilizzare pentole e padelle ferrose. Gli strumenti realizzati in altri materiali, come per esempio l’alluminio, non sono compatibili: questo è un aspetto da considerare, poiché bisogna controllare se già se ne possiedono di adatte o se vanno ne vanno acquistate di nuove, sia specifiche, ovvero col simbolo del solenoide, o meno. Un cambiamento che potrebbe non essere tutto sommato troppo dispendioso, ma che sicuramente si tradurrà in migliore cottura e risparmio energetico.

Impostazioni privacy