Come disporre i punti luce in casa: i consigli per non sbagliare

La luce è parte integrante dell'arredamento: la sua disposizione è la chiave dell'interior design per garantire una buona riuscita estetica quando la funzionalità della casa

Disporre i punti luce è uno degli aspetti più delicati quando si arreda una casa. Infatti, si tratta di un annoso problema non solo per chi desidera aggiungere una nuova lampada ma anche chi vuole ristrutturare completamente un appartamento oppure metter mano a una casa nuova.
Le luci sono un aspetto chiave perché dalla corretta illuminazione dipende molto il comfort abitativo. Spazi bui possono creare un senso di chiusura che rende l’atmosfera cupa e poco piacevole, oltre che rendere difficile svolgere le azioni quotidiane. A questo si aggiunge un aspetto estetico da non sottovalutare, non sfruttando al massimo le potenzialità della casa.

Come disporre i punti luce: quali informazioni sapere

luce diffusa indiretta mirata

Foto Shutterstock | Pixelci
Prima ancora di scegliere le lampade e il loro stile, è fondamentale studiare la disposizione dei punti luce, così da ottenere il risultato desiderato.
Sia che si tratti di una ristrutturazione che di una casa nuova, bisogna conoscere molto bene le dimensioni di ciascuna stanza, l’esatta collocazione dei mobili e le fonti di luce naturale per organizzare al meglio le fonti di illuminazione. Quest’ultimo punto è molto importante per valutare come cambia nelle varie fasi del giorno la stanza ed esattamente quale tipo di punti luce ha bisogno.

fartetti

Foto Shutterstock | Marko Poplasen
Va poi considerato anche il colore delle pareti: le tonalità neutre come bianco, avorio, beige e crema tendono a riflettere maggiormente la luce mentre rosso, marsala, viola, grigio e blu la trattengono. La scelta della tinta dipende dal gusto e dalle dimensioni: tutto deve essere armonico.
Per progettare al meglio, bisogna procedere analizzando stanza per stanza e solo quando si ha un quadro completo, scegliere la tipologia di illuminazione più adatta.

Luce diffusa, indiretta, mirata: come scegliere

luce mirata

Foto Shutterstock | Undrey
Esistono tre tipi di illuminazione, ovvero diffusa, indiretta e mirata: tre effetti diversi che si adattano a seconda delle stanze.
La luce è diffusa quando proviene da una fonte centrale che raggiunge tutto l’ambiente, che può essere sospesa o a soffitto, ma può essere anche posta lateralmente, ovvero con strisce luminose nel controsoffitto. Ideale per bagno, soggiorno, sala da pranzo, camera da letto e cameretta, può essere più o meno soffusa a seconda del calore delle lampadine, della loro potenza e del paralume scelto. In cucina deve essere supportata anche da punti luce mirati.
Con luce indiretta si intende invece quella proveniente dal basso, ideale per sottolineare dettagli particolare e mobili e illuminare disimpegni, anticamere e corridoi: è un’illuminazione che crea atmosfera più che permettere di vedere al meglio. Si ottiene con applique mobili ma soprattutto con i faretti strategici e piantane.

luce indiretta

Foto Shutterstock | travelarium.ph
La luce mirata è invece quella che viene studiata ad hoc per le varie zone della stanza e può essere abbinata a quella diffusa. Faretti e lampadari pendenti illuminano in maniera competa lo spazio: questa è la scelta migliore per la cucina, dove nelle zone di lavoro è fondamentale avere tutto sotto controllo. Anche in salotto e in camera è la soluzione ideale per creare un suggestivo angolo lettura.
Ovviamente, tutti questi stili possono mixati tra di loro per creare l’illuminazione perfetta: la disposizione dei punti luce deve essere razionale, ma anche rispettare gusto e stile di chi vive la casa.

Le tipologie di illuminazione

luci sospese

Foto Shutterstock | Parilov
Una volta deciso come e dove illuminare, si deve scegliere quale lampada installare tra i tanti tipi e stili disponibili: la luce tanto quanto i lampadari sono complementi d’arredo che contribuiscono in maniera sostanziale al design della casa.
I lampadari sono perfetti per dare luce alla parte centrale della stanza grande e che necessità di uno stile particolare, come per esempio la sala da pranzo, dove la scelta del paralume fa arredamento. Se vogliamo comunque una luce diffusa ma il soffitto è basso o a falda, oppure la stanza non è ampia, meglio optare per una plafoniera oppure applique laterali.
Non mancano anche lampadari molto essenziali o lucine pendenti che occupano poco spazio distribuendo molto bene la luce, che può essere mirata in punti specifici. Inoltre, sono assolutamente di tendenza perché richiamano lo stile industriale.

piantana

Foto Shutterstock | Photographee.eu
Per esaltare i dettagli architettonici di una parete, creare un effetto più soffuso e discreto, illuminare punti di passaggio, si possono adoperare i faretti , sia a incasso che non, da indirizzare a piacimento.
Un grande classico sono poi le abatjour, con o senza filo, che in sala come in camera da letto, creano la luce soffusa ideale per il relax, così come le piantane, sempre da abbinare a punti luce da soffitto.
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