Bonus ristrutturazione, quali sono le novità previste per il 2023

Ecco tutto quello che occorre sapere sul Bonus ristrutturazione 2023, la scadenza, chi lo può chiedere, quali lavori copre.

Quali sono le novità a proposito del Bonus ristrutturazione? Abbiamo cercato di fare un poco di chiarezza tra i vari tipi di Bonus casa prorogati e in scadenza per l’anno 2023. In particolare per quanto riguarda proprio il Bonus ristrutturazione.

Chiunque abbia in programma di fare modifiche all’interno o all’esterno della propria casa può sfruttare il bonus ristrutturazioni. Andiamo nel dettaglio.

Bonus Ristrutturazione durata e scadenza

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Foto Shutterstock | hanohiki

Chiariamo subito che fino al 31 dicembre 2024 resta in essere il Bonus ristrutturazioni con la detrazione Irpef al 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio con un limite di spesa a 96mila euro.

Dopo tale data tornerà a tornare in vigore il bonus ristrutturazioni ordinario, citato dall’art.16 comma 1 del DL 63/2013 (che non ha scadenza) con detrazione al 36% su un importo massimo di 48mila euro.

Chi può chiederlo

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Foto Shutterstock | fizkes

Chi ha diritto potrà quindi usufruire anche nel 2023 e nel 2024 del bonus ristrutturazione. Nel dettaglio, ecco chi può beneficiare dell’agevolazione fiscale:

  • Proprietario dell’immobile o nudo proprietario
  • Chi ha diritto reale di godimento sull’immobile
  • Familiare convivente di chi possiede o detiene l’immobile
  • Conviventi e componenti di unione civile
  • Inquilino o comodatario
  • Soci di cooperative o di società semplici

In pratica tutti possono accedere al bonus ristrutturazioni 2023, o in qualità di proprietari o in quanto persone che vivono nell’immobile o hanno diritto reale e personale di godimento su di esso.

Cosa rientra nel Bonus ristrutturazione 2023, ecco a quali lavori si applica

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Foto Shutterstock | hanohiki

Ed ecco per quali tipologie di lavori si può chiedere il bonus ristrutturazione:

  • Sostituzione di infissi e serramenti con altro tipo o materiale e aperture di finestre o porte (vedi anche Bonus infissi)
  • Interventi per il risparmio energetico (vedi anche Bonus caldaia 2023)
  • Installazione di ascensori ed eliminazione delle barriere architettoniche (vedi anche Bonus barriere architettoniche)
  • Realizzazione di scale interne, verande, mansarde e balconi, modifica altezze solai/demolizione/ricostruzione senza toccare la volumetria
  • Costruzione di recinzioni, box o posti auto di pertinenza
  • Interventi per la sicurezza domestica (vedi anche Bonus sicurezza)
  • Modifiche all’esterno dell’edificio (vedi anche Bonus facciate)
  • Adozione di misure antisismiche (vedi anche Sisma Bonus) e ripristino di edifici (anche non residenziali) danneggiati da calamità naturali
  • Cablatura
  • Costruzione o ampliamento dei servizi igienici (vedi anche ristrutturazione bagno)
  • Bonifica dell’amianto
  • Sostituzione del gruppo elettrogeno d’emergenza

Da ricordare che anche i lavori sulle finiture degli immobili rientrano nella lista degli interventi per cui si può chiedere il Bonus ristrutturazione, a cui si può aggiungere il bonus mobili.

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