Tra le ultime tendenze dell’edilizia contemporanea spicca l’architettura biofilica, ma in cosa consiste? In poche parole potremo definirla come la ricerca di soluzioni progettuali capaci di ripristinare la primordiale connessione tra uomo e natura.
L’essere umano è volto istintivamente a stabilire una ricongiunzione con la natura e con gli altri esseri viventi e, per farlo, cerca di trasformare gli ambienti della sua casa ricorrendo a materiali, modelli e design naturali.
Questa propensione viene dunque concretizzata in questa nuova tendenza in cui l’architettura si orienta verso un approccio biologico cercando elementi che vanno a definire il design del futuro i cui la natura è nettamente protagonista.
La nuova moda segue la scia di altre correnti che contemporaneamente stanno cercando di restituire alla natura e ai suoi elementi la giusta importanza all’interno degli edifici, ricorrendo per questi ultimi a soluzioni sostenibili ed ecofriendly.
Cos’è l’architettura biofilica
L’architettura biofilica si pone a metà strada tra una tecnica di progettazione e una filosofia. Derivante dalle parole greche “bio”, ovvero “vita” e “filìa”, cioè “amore, affetto”, il termine si traduce letteralmente come “amore per la vita”.

E infatti l’architettura biofilica ha come obiettivo il raggiungimento della salute fisica e del benessere psicologico delle persone che vivono gli spazi costruiti e arredati secondo questa tendenza.
Questo fine si raggiunge attraverso l’introduzione di elementi spontanei e bio, che consentono facilmente la tanto desiderata connessione tra uomo e natura, come nel caso del Bosco Verticale a Milano.
Quali sono i principi dell’architettura biofilica
Per raggiungere l’obiettivo di assicurare il benessere alla gente che abita gli spazi, o che lavora in essi, l’architettura biofilica punta all’utilizzo di materiali naturali, motivi, design e oggetti dalle forme tipicamente riconducibili alla natura al fine di creare un arredamento davvero ecofriendly.

Secondo gli studi, infatti, queste scelte di design biofilico sono capaci di far stare bene e, per quanto riguarda gli ambienti di lavoro, di aumentare la produttività.
La natura ha dunque un ruolo fondamentale in questa filosofia, la si porta all’interno dello spazio chiuso che si arricchisce di piante e animali. Ma anche di elementi come acqua, profumi, luci e ombre nella loro forma più pura e primordiale, così da instaurare una intensa connessione tra l’essere umano e il mondo naturale.
Infine c’è una salvaguardia dell’ambiente già esistente. Infatti la progettazione si realizza nel pieno rispetto della natura circostante, si cerca di incorporarla nell’edificio senza alterarne le caratteristiche.
Questo si ottiene progettando una casa con vista, con ampie vetrate aperte sull’esterno, su parchi o giardini, e con stanze disegnate come se fossero tempi del rifugio sensoriale, tranquille e buie, quasi come fossero grotte.