Sono numerose le sfide che si affrontano quando si vive in affitto, molto spesso a complicare le cose ci pensano i proprietari dell’abitazione. Spesso, infatti, presentano l’inaspettata decisione di aumentare il canone di affitto.
Non tutti gli inquilini sanno bene come affrontare questa situazione, è bene infatti essere informati sui propri diritti così da potersi difendere nel caso vi siano degli abusi da parte dei proprietari dell’abitazione.
La normativa vigente in fatto di affitti è molto chiara sulla possibilità di modificare il canone di affitto prima della scadenza del contratto. Scopriamo quindi quali sono le modalità legali di adeguamento e le proprie tutele è essenziale per negoziare serenamente col proprietario.
Aumento del canone di locazione: una questione legale
Può capitare che i locatori decidano di aumentare il canone di affitto, andando a modificare così l’importo pattuito. Si creano così incertezze e pressione sugli affittuari, che potrebbero non conoscere i propri diritti in materia.

L’attuale normativa in materia di affitti prevede che il canone di locazione non può essere incrementato durante il periodo contrattuale, a meno di non averlo previsto in una clausola specifica relativa all’adeguamento all’inflazione. Questo significa che qualsiasi richiesta di aumento dovrà essere attentamente valutata, poiché solo in alcuni casi specifici è possibile provvedere all’aumento.
Molti inquilini, per paura di non avere il contratto rinnovato, potrebbero scegliere di accettare le richieste dei locatori e le sue volontà. Tuttavia, è importante sapere che, nel caso in cui si paghino somme non ufficializzate, entro sei mesi dalla riconsegna delle chiavi, si può richiedere la restituzione delle somme eccedenti rispetto a quanto stabilito nel contratto.
Va detto, che esiste l’eventualità di un incremento legittimo durante la durata contrattuale riguarda l’adeguamento all’inflazione se espressamente indicato nel contratto. Qualora il contratto preveda la cedolare secca, anche in questo caso, questa forma di aumento diventa non applicabile. Pertanto, è sempre consigliabile consultare il proprio contratto e, nel caso, richiedere chiarimenti legali per evitare situazioni di abuso.
Nel momento in cui il contratto si avvicini alla scadenza, è facoltà del proprietario richiedere nuovi termini, incluso l’aumento del canone di affitto. Per farlo sarà necessario stipulare un nuovo contratto. Nel caso in cui sia previsto un rinnovo automatico, il contratto proseguirà con le stesse condizioni precedenti. Solo la scadenza finale da la possibilità di negoziare nuovamente i termini del contratto.
Il proprietario ha tuttavia la possibilità di aumentare il canone prima della scadenza solo risolvendo il contratto anticipatamente con l‘accordo dell’inquilino e stipularne uno nuovo. Tuttavia, senza consenso, l’unica strada percorribile è quella di attendere la naturale scadenza contrattuale.