Tari 2024, tutte le novità sulla tassa per i rifiuti: scadenze, chi e quanto dovrà pagare

Tari 2024, sono in arrivo delle novità che riguardano le scadenze, le procedure di pagamento e chi dovrà pagare. Tutti i dettagli.

Con l’anno 2024 la Tari, cioè la Tassa sui Rifiuti, entra nel vivo e si definiscono le scadenze per i pagamenti e le modalità di calcolo dell’importo che i cittadini dovranno corrispondere. È importante comprendere i dettagli di questa tassa e chi è tenuto al versamento, oltre alle novità che caratterizzano l’anno in corso.

Le scadenze saranno variabili e verranno determinati per importo. La Tari, tassa relativa alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, presenta delle scadenze che sono variabili a seconda del comune di residenza. Queste possono essere due o di più, con la prima solitamente entro aprile o giugno e il saldo finale entro la fine dell’anno, di solito entro metà dicembre. È compito dei singoli comuni stabilire queste scadenze, con la normativa nazionale che richiede almeno due rate semestrali, una delle quali fissata dopo il 30 novembre.

Tari 2024: tutte le novità su scadenze, pagamenti e soggetti coinvolti

Il pagamento della Tari è dovuto da chiunque possieda o detenga locali o aree che sono in grado di produrre rifiuti urbani. Questo comprende sia i proprietari che gli affittuari, con l’eccezione di affitti brevi non superiori a sei mesi. Anche le pertinenze sono soggette alla tassa, con la superficie sommata a quella dell’abitazione per il calcolo dell’importo.

tassa sui rifiuti
La tassa sui rifiuti può essere pagata in modalità diverse ed esiste anche la possibilità di essere esonerati – Designmag.it

Anche in caso di casa disabitata, la Tari è dovuta in base alla potenzialità dell’immobile di produrre rifiuti. Tuttavia, esistono situazioni di esonero, come le aree condominiali non utilizzate o locali che non sono suscettibili di produrre rifiuti. È possibile richiedere l’esenzione al comune di residenza.

Ci sono varie riduzioni previste per la Tari, alcune obbligatorie e altre facoltative. Che possono ridurre l’importo della tassa. Inoltre, alcuni contribuenti possono ottenere uno sconto automatico sulla Tari se rientrano nei criteri di disagio economico stabiliti dall’Isee. Questo bonus è una facoltà dei comuni e deve essere verificato nelle regolamentazioni locali.

Il calcolo della Tari si basa principalmente sulla superficie dell’immobile, con una quota fissa e una variabile. La superficie è determinata in base al catasto e il calcolo varia per le utenze domestiche e non domestiche. Le regole di calcolo sono stabilite dal comune di residenza.

Il pagamento della Tari può avvenire tramite modello F24, bollettino postale o pagamento Mav. È fondamentale utilizzare il codice tributo corretto, 3944, nel modello F24. È importante ricordare che il saldo della Tari va versato dopo il 30 novembre per tener conto delle nuove delibere comunali.

La Tari nel 2024 presenta diverse novità e procedure specifiche che è essenziale comprendere per adempiere agli obblighi fiscali. In modo corretto e tempestivo. Si consiglia sempre di consultare le istruzioni fornite dal proprio comune di residenza per garantire la corretta gestione dei pagamenti relativi alla tassa sui rifiuti.

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