Ci sono angoli della casa che catturano l’attenzione senza che ce ne accorgiamo davvero. Le nicchie in muratura sono così: piccole o grandi, minimal o elaborate, diventano parte della nostra quotidianità fino a passare inosservate. Fino a quando, un giorno, ci rendiamo conto che la polvere si è insediata ovunque, anche nei punti più inaccessibili. Non è questione solo di estetica, ma anche di cura degli ambienti. Una nicchia ordinata e pulita restituisce subito un’idea di casa accogliente e vissuta bene.
Spesso le immagini che vediamo nelle riviste o nei progetti di interior design ci mostrano nicchie perfette, illuminate ad arte e prive di un granello di polvere. La realtà è un po’ meno patinata, soprattutto se la nicchia si trova in ambienti umidi come la doccia o esposti al vapore della cucina. Eppure, con qualche attenzione costante e qualche trucco del mestiere, questo spazio può trasformarsi nel vero punto forte della stanza, diventando non solo funzionale ma anche un elemento d’arredo.
Perché la nicchia in muratura merita più attenzione di quanto pensi
Le nicchie sono un’arma segreta dell’arredamento. Hanno il potere di rendere interessante anche la parete più anonima, di creare piccoli spazi funzionali senza occupare ingombro, di dare carattere a un ambiente. In certi casi diventano veri e propri espositori, come abbiamo raccontato in quando abbiamo parlato di come realizzarle 3 idee originali di nicchia, dove si vede quanto possa cambiare il volto di una stanza. Ma, come ogni elemento che si integra nell’architettura, anche loro hanno bisogno di attenzioni precise.
La posizione è il primo elemento da valutare. Una nicchia in doccia, per esempio, è costantemente a contatto con acqua e detergenti: se non la si pulisce regolarmente, il calcare e la muffa diventano ospiti fissi. In cabina armadio, invece, la polvere è la protagonista assoluta, pronta a depositarsi su accessori e tessuti. In soggiorno, tra librerie e dispositivi elettronici, entrano in gioco impronte e residui di polvere elettrostatica. Ogni collocazione richiede un approccio mirato, anche per non rischiare di rovinare il materiale di rivestimento.

Il materiale stesso fa la differenza. Il legno teme l’umidità e va trattato con prodotti specifici, il vetro vuole panni in microfibra e spray antialone, il cartongesso va pulito con delicatezza per non intaccare la pittura o la carta da parati, mentre il cemento armato è più resistente ma tende ad assorbire le macchie. È il motivo per cui molti designer, quando pensano a una nicchia, valutano in anticipo finitura e rivestimento. Come abbiamo visto quando abbiamo parlato di come far sembrare una nicchia preziosa, la scelta del materiale influisce sia sull’impatto visivo sia sulla facilità di manutenzione.
Il procedimento per la pulizia non è mai un’operazione casuale. Si parte svuotando completamente lo spazio, per poi eliminare polvere e residui con un panno antistatico. Il detergente va scelto in base alla superficie e testato in un punto nascosto. Angoli e fughe sono zone critiche: qui si annida la maggior parte dello sporco.
Dopo la pulizia, asciugare bene è fondamentale per evitare aloni o rigonfiamenti, soprattutto sui materiali porosi. Anche per questo, abbiamo già parlato di come realizzare e sfruttare le nicchie in muratura in casa dando importanza ad un’illuminazione integrata. Questo può aiutare a tenere sotto controllo eventuali segni di sporco.

Nelle nicchie della cucina, passare un panno caldo e umido prima del detergente aiuta a sciogliere il grasso. In bagno, l’uso di soluzioni a base di aceto è un ottimo alleato contro il calcare. Nelle zone espositive, spolverare con regolarità evita che lo sporco si depositi negli angoli, rendendo poi più faticosa la pulizia. E se si vuole davvero mantenere una nicchia impeccabile, la regola è sempre la stessa: meglio intervenire spesso e poco, piuttosto che raramente e con operazioni lunghe e aggressive.
Una nicchia pulita e curata non è solo una questione estetica, è un dettaglio che racconta attenzione per la casa e amore per i piccoli particolari. Ed è proprio in questi particolari che si nasconde il segreto per trasformare uno spazio qualunque in un punto di fascino.