Permesso per costruire, cosa dice la legge dopo gli aggiornamenti del Decreto Salva Casa

Per permesso di costruire si intende l’autorizzazione amministrativa concessa dal Comune per effettuare opere edilizie, vediamo per quali lavori va richiesto e quali passi bisogna seguire per ottenerlo

Il permesso di costruire serve per svolgere determinati lavori edilizi ed è stato di recente oggetto di modifiche che hanno portato a una semplificazione delle procedure con il Decreto Salva Casa 2025, la legge prevede quindi delle agevolazioni rispetto al passato.

Di seguito presentiamo una piccola guida completa sul permesso di costruire, come funziona e per quali lavori è obbligatorio nonché gli altri documenti che bisogna presentare, come la CILA o la SCIA, in caso di lavori che riguardano la costruzione o la ristrutturazione di edifici.

Come funziona il permesso di costruire

Se arredare casa non comporta nessun permesso, invece per costruirla ex novo oppure per ristrutturare casa può essere necessario quello di costruire. Parliamo infatti in questi casi di interventi edilizi e non di edilizia libera. Nel dettaglio affronteremo gli argomenti indicati.

Cos’è il permesso di costruire e per quali lavori è richiesto

facciata di casa in ristrutturazione
Cos’è il permesso di costruire e per quali lavori è richiesto – designmag.it

Per permesso di costruire si intende un documento con il quale si dà inizio ai lavori che riguardano interventi di edilizia. Questo provvedimento contempla tre tipologie di interventi:

  • nuova costruzione
  • ristrutturazione urbanistica
  • ristrutturazione edilizia, la quale comporta una modifica parziale o totale della precedente struttura dell’immobile

Quindi questo documento serve per determinati tipi di lavori, per costruire un edificio da zero, per ristrutturarlo modificando la sagoma oppure per lavori interni che superano il 20% di modifiche rispetto alla planimetria, nonché per cambi di destinazione d’uso. Chiaramente non si possono superare i limiti della proprietà legittima invadendo i diritti di confinanti o comproprietari.

Ci sono dei lavori di ristrutturazione fai da te che non hanno bisogno di autorizzazioni perché sono in edilizia libera. Per altri, facciamo degli esempi, per ristrutturare il bagno o rifare l’impianto elettrico e idraulico, si può presentare solo la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), e bastano dieci giorni se il Comune non chiede integrazioni.

Se invece si amplia l’abitazione in misura inferiore del 20% della superficie abitabile si può consegnare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e i lavori possono iniziare subito, il Comune ha 20 giorni per opporsi, altrimenti la segnalazione si considera approvata. Inoltre alcuni passaggi di verifica sono stati aboliti.

La procedura per ottenere il permesso di costruire

progetto di edilizia e casa costruita con matite
La procedura per ottenere il permesso di costruire – designmag.it

Possono fare domanda i proprietari di immobili che intendono effettuare lavori di ristrutturazione con bonus, i locatari oppure altre persone che posseggono diritti reali o obbligatori, proprietari di terreni, le imprese edili e i professionisti del settore edilizio.

I moduli sono stati semplificati e bisogna presentarli presso lo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune in cui risiede allegando i documenti e le relazioni vidimate da un geometra, architetto o ingegnere. Si deve quindi compilare il Modulo Unico Digitale per CILA, SCIA e Permesso di Costruire allegandolo alla relazione tecnica asseverata dal professionista incaricato e alla dichiarazione di conformità urbanistica e catastale. I moduli si inviano telematicamente tramite il portale del proprio Comune o Regione.

In caso di cessione il permesso di costruire si trasferisce insieme all’immobile ai successori oppure agli aventi causa. Per farlo è necessario un provvedimento di voltura, accompagnato dalla visura catastale. Grazie a esso, non è necessario un nuovo permesso in quanto è sufficiente il cambio di intestazione.

Quali sono le tempistiche

interno di casa in ristrutturazione
Quanto tempo ci vuole per ottenere il permesso di costruire – designmag.it

Per quanto riguarda le tempistiche, partendo dalla presentazione della domanda occorrono solitamente 10 giorni affinché lo Sportello Unico dell’Edilizia nel Comune in cui è locato l’immobile comunichi il nominativo del responsabile del procedimento.

Successivamente, a partire dall’undicesimo giorno, il responsabile deve formulare la proposta di provvedimento, con il responsabile dell’ufficio competente comunale chiamato ad adottare il provvedimento finale, ossia l’accettazione o il diniego, entro 30 giorni.

Nel caso in cui non avvenga nessun tipo di comunicazione, ossia non viene accettata o rigettata formalmente la richiesta, si parla di silenzio/assenso. Di conseguenza, la proposta deve essere di fatto considerata accolta.

Infine, è importante puntualizzare che, per ottenere il rilascio del permesso di costruire, bisogna ottemperare al pagamento di alcuni contributi, ossia oneri di urbanizzazione, costi professionali e di costruzione.

Il successivo passo è quello di segnalare quando inizieranno i lavori e quando termineranno. Secondo il Regolamento, la data di inizio non deve andare oltre un anno a partire dalla comunicazione, mentre quella di fine lavori oltre i tre anni. Nel caso in cui ci sono motivi validi che impediscono il termine dei lavori, può essere richiesta una proroga.

Una volta completati i lavori, il professionista abilitato dovrà rilasciare un certificato di collaudo finale, da presentare allo Sportello Unico per l’Edilizia e in cui viene comprovato che l’intervento fatto è conforme a quanto stabilito nel progetto.

Ti è piaciuto questo articolo? Segui DesignMag su Google News per non perdere una tendenza!

Gestione cookie