Il nuovo bonus per la casa rappresenta una delle misure più interessanti degli ultimi anni per chi desidera rendere la propria abitazione più moderna, funzionale ed efficiente.
Grazie a questo incentivo è possibile ottenere una detrazione fiscale fino al 65% su diverse tipologie di spese legate all’ammodernamento degli ambienti domestici, con l’obiettivo di migliorare il comfort quotidiano e ridurre i consumi energetici.
Non si tratta di un semplice aiuto economico, ma di una vera e propria spinta verso la diffusione di soluzioni innovative e sostenibili, capaci di coniugare tecnologia e risparmio. L’idea di fondo è premiare chi sceglie di investire nella qualità della propria casa, rendendola più smart, sicura e rispettosa dell’ambiente.
Requisiti e modalità di accesso al bonus
Per poter beneficiare del Bonus Casa Smart è necessario rispettare alcune condizioni ben precise, anche se non troppo complicate da soddisfare. Innanzitutto, l’immobile deve essere regolarmente posseduto o detenuto, cioè bisogna avere un titolo giuridico che dimostri la possibilità di effettuare lavori su di esso, come ad esempio un contratto di proprietà, di locazione o di comodato. Questo requisito è fondamentale perché il bonus non può essere richiesto da chi non ha alcun diritto legale sull’abitazione.
Le spese detraibili comprendono diversi interventi e non si limitano alla semplice installazione di apparecchiature tecnologiche. Rientrano, ad esempio, dispositivi come cronotermostati intelligenti, centraline di controllo remoto o sensori in grado di monitorare temperatura e consumi. Sono compresi anche i lavori indispensabili per il loro corretto funzionamento, come modifiche all’impianto elettrico, piccoli interventi murari per il fissaggio o cablaggi aggiuntivi.

Un aspetto spesso sottovalutato è che rientrano tra i costi detraibili anche le prestazioni professionali, come la progettazione tecnica, le certificazioni, la direzione lavori e il collaudo finale. Inoltre, è bene sapere che le regole variano a seconda del periodo in cui sono stati avviati gli interventi: quelli iniziati prima del 6 ottobre 2020 non prevedono un tetto massimo di spesa, mentre per quelli successivi è fissato un limite di 15.000 euro per ogni unità immobiliare. In fase di dichiarazione, sarà sufficiente utilizzare i codici previsti per comunicare correttamente l’intervento ed evitare problemi con il Fisco.
Come ottimizzare il bonus: consigli pratici
Per sfruttare al meglio il Bonus Casa Smart è importante pianificare con cura ogni fase dell’intervento. I pagamenti devono essere sempre tracciabili, preferibilmente tramite “bonifico parlante”, in cui siano indicati la causale, il codice fiscale del beneficiario e i dati dell’impresa che ha eseguito i lavori.
A ciò vanno affiancate fatture complete e certificazioni tecniche che attestino la conformità dell’impianto. Un sistema che consenta di monitorare i consumi, gestire la temperatura e controllare da remoto l’accensione e lo spegnimento è considerato pienamente idoneo ai fini della detrazione.
Affidarsi a un tecnico qualificato permette di avere un progetto sicuro e un collaudo finale, mentre la tempistica degli interventi può incidere sul limite massimo di spesa detraibile. Infine, consultare un commercialista aiuta a compilare correttamente la dichiarazione ed evitare errori che compromettano il beneficio.