Per anni i tappeti tondi sono rimasti nell’ombra, relegati ai ricordi d’infanzia o alle case degli anni Settanta, quando i salotti si riempivano di colori bruciati e forme giocose. Poi, lentamente, sono spariti, sostituiti da tappeti rettangolari e linee rigide che sembravano la traduzione più sicura del buon gusto. Oggi però il cerchio è tornato, letteralmente. Si è ripreso il suo spazio, e con naturalezza si è infilato nei soggiorni minimalisti, nei bagni contemporanei, perfino negli ingressi dove basta la sua curva per cambiare tutto.
Il segreto del suo ritorno è proprio questo: non pretende attenzione, ma la cattura. È discreto eppure decisivo, capace di rendere più morbido un pavimento freddo o di dare carattere a una stanza anonima. È il tipo di oggetto che, appena lo posi, fa sembrare tutto più ordinato e più vivo insieme. Ed è difficile trovare un altro complemento d’arredo che riesca a cambiare così tanto con così poco. In un mondo pieno di linee spezzate e angoli netti, il cerchio torna come gesto gentile.
Tendenze arredamento 2025: cerchi e materiali naturali
I modelli in lana o cotone, come il Pure Tappeto di lana Rocco, hanno riportato in auge materiali naturali e texture sincere. Questo modello, realizzato a mano con filato ritorto, ha un aspetto caldo e leggermente irregolare che aggiunge profondità visiva senza rubare la scena. La combinazione di lana e cotone regola la temperatura, rendendolo ideale anche per chi ama camminare scalzo.
Ma soprattutto, il suo colore taupe, un grigio-beige che si adatta a tutto, funziona come base neutra su cui costruire ogni tipo di arredo. È un tappeto che sa stare in salotto accanto a un divano chiaro, ma anche in camera da letto, dove basta un raggio di luce mattutina per farne risaltare la morbidezza.

Negli interni contemporanei il tappeto tondo ha assunto una funzione quasi psicologica: crea un punto focale naturale. In un open space aiuta a definire le zone senza bisogno di pareti o tappeti giganti. In un ingresso accoglie lo sguardo e addolcisce il passaggio, in bagno rende la routine più gradevole, davanti alla vasca o al lavabo. Anche chi vive in spazi ridotti può usarlo con leggerezza, perché la forma circolare, a differenza di quella rettangolare, non chiude ma apre.
La misura giusta è un altro dei segreti del suo successo. Un diametro di circa un metro, o poco più, basta per dare presenza senza risultare invadente. In un salotto ampio, due tappeti tondi posizionati a diverse distanze creano un ritmo visivo che cattura lo sguardo e dà la sensazione di uno spazio progettato con cura. Nei toni chiari come il sabbia, il lino o il grigio perla, un tappeto tondo regala luce e tranquillità; in nuance più calde come miele, mattone chiaro o terracotta, scalda l’ambiente e lo rende più accogliente.

Chi ama giocare con più elementi può alternare tappeti tondi di dimensioni e materiali diversi. In un corridoio lungo, per esempio, due cerchi di diametro differente creano movimento e spezzano la monotonia. In uno spazio aperto, più tappeti coordinati nelle sfumature naturali — sabbia, corda, greige — formano un racconto visivo che guida l’occhio senza forzarlo.
Il ritorno del tappeto tondo racconta molto del nostro modo di vivere la casa oggi. Meno ostentazione, più autenticità. Meno oggetti perfetti, più materiali veri. È il segno di un gusto che cerca calore, non solo stile.






