Food design: Copridita Finger Dip

Due giovani designers italiani hanno lanciato Finger Dip, copri dita disegnati da Eleonora Barbareschi e Alessandra Mantovani, per chi non sa resistere alla tentazione di mangiare con le mani

[galleria id=”81″]Ecco un’idea tutta italiana di due giovani designers: Finger Dip, dei copri dita disegnati da Eleonora Barbareschi e Alessandra Mantovani, per chi non sa proprio resistere alla tentazione di mangiare qualsiasi cosa con le mani.

Finger Dip è un progetto semplicissimo e provocatorio: niente più posate o bacchette e niente più tovaglie. Niente più formalità o distinzioni culturali, ma un sano ritorno alle nostre origini, ovvero quelle di mangiare con le mani.
 
Se il problema è il senso di unto sulle dita che si attacca addosso e non va più via, o gli inevitabili danni alla manicure per le signore, no problem, perché a proteggere le nostre dita di uomini del duemila ci sono questi copridita Finger Dip.
 
A guardarli sembrerebbero dei piccoli preservativi di plastica, ma in realtà sono protezioni in gomma da applicare sulle dita per poter mangiare liberamente anche con le mani non perfettamente pulite.
 
Molto interessante il packaging di questi guanti da dita, che raggiunge dimensioni mini e contiene tre copridito, per proteggere le tre dita della mano intinse nel cibo.
 
Colori fluo e texture fantasiose rendono questo progetto ancora più accattivante, presentato al concorso Dinning 2015, ma senza successo, anche se, pur non avendo vinto il primo premio, Finger Dip si è aggiudicato un’ottima fama.
 
Finger Dip è soprattutto una provocazione, un invito a fermarsi e riflettere, un modo per usare le tecnologie nell’intento di dare valore a un gesto antico che ci riporta alle nostre origini.
 
Cosa ne pensate? Usereste mai questo sistema di protezione dita?
 
Foto:
www.barlovers.it
www.youngdesigner.it

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