Il Governo ha adottato una serie di provvedimenti in materia fiscale che preoccupano i contribuenti. Cosa succederà nelle prossime settimane?
Pochi giorni fa è stato approvato l’ordine del giorno presentato da Nicola Fratoianni, Segretario di Sinistra Italiana, relativo all’introduzione di una tassa patrimoniale. Si tratta di un tema che desta sempre numerosi malcontenti e preoccupazioni. In effetti, comporta l’aumento delle imposte per alcune categorie di contribuenti, in relazione al capitale e ai beni mobili e immobili posseduti.
In Italia si è riacceso il dibattito sulla patrimoniale a causa dell’elevato debito pubblico; la tassa, infatti, aiuterebbe a risanare le risorse economiche dello Stato. Il Governo, in realtà, ha precisato che l’approvazione dell’ordine del giorno di Fratoianni c’è stata solo per errore e che non è nei piani della maggioranza predisporre tale tipologia di imposta. Ma è davvero impensabile la previsione di una patrimoniale? Attualmente tutti i partiti di maggioranza sono di tale avviso.
Flat tax incrementale: cosa cambia per i contribuenti e quali rischi corrono?
Le perplessità arrivano non solo dalle forze politiche di destra e di centro, ma anche da Azione e Italia Viva. Perfino all’interno dell’opposizione di sono differenti vedute. Il PD, ad esempio, è diviso tra Bonaccini, contrario all’imposta e la Segretaria Schlein che, invece, valuterebbe delle soluzioni ragionevoli. Al momento, dunque, un’eventuale proposta di legge verrebbe bocciata in Parlamento.
Le previsioni, tuttavia, potrebbero cambiare in vista delle prossime elezioni europee. Il rischio è che alcuni leader potrebbero assicurarsi dei voti proprio su un tema così importante come quello della patrimoniale. A ben vedere, in Italia una sorta di tassa patrimoniale è già stata introdotta. Ci riferiamo al provvedimento approvato dal Governo, riguardante l’extra gettito fiscale delle banche.
Che tipologia di imposta è? Sembrerebbe una flat tax incrementale sul reddito ulteriore generato dalla banche, in seguito all’aumento dei tassi di interesse ad opera della BCE. L’imposta aggredisce il reddito extra accumulato nel periodo in cui gli istituti di credito non hanno potuto contare sulla politica monetaria della BCE. A differenza di una flat tax “tradizionale”, che si riferisce alle aliquote ridotte, il nuovo provvedimento approvato dall’Esecutivo prevede un’aliquota del 40%.
A fronte delle preoccupazioni manifestate da molti cittadini, la maggioranza ha rassicurato che l’imposta non riguarda i patrimoni. In virtù delle argomentazioni appena illustrate, è altamente improbabile che entro la fine della Legislatura ci sarà l’introduzione di una tassa patrimoniale. Al contrario, con la prossima Legge di Bilancio dovrà esserci un’ulteriore riduzione dell’imposizione fiscale per quasi tutti i contribuenti.
