Decreto salva casa, cosa si può sanare? Non solo le verande, anche tende e molto altro: la lista completa degli interventi ammessi

Con il Decreto Salva Casa in Gazzetta Ufficiale la domanda che tutti si pongono è cosa si può sanare? Vediamo la lista degli interventi.

A illustrare le tante novità contenute nel Decreto Salva Casa è stato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini subito dopo l’approvazione del pacchetto da parte del Consiglio dei Ministri, effettuata con misura d’urgenza.

Ed in effetti sono tante le novità che mirano da un alto a far regolarizzare i piccoli interventi che i proprietari hanno effettuato all’interno delle proprie abitazioni, e dall’altro a semplificare la burocrazia permettendo un più rapido cambio di destinazione d’uso degli immobili. Vediamo i dettagli qui di seguito.

Cosa si può sanare in base al Decreto Salva Casa

Matteo Salvini ha sostenuto che il pacchetto è stato pensato per consentire a “milioni di italiani ostaggio della burocrazia” di regolarizzare “pagando quello che deve pagare” alcune lievi difformità interni alle case stesse.

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Le piccole difformità della casa possono essere sanate entro questi limiti – designmag.it

In sostanza si parla di piccoli abusi edilizi che riguardano il mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta. E di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari purché la violazione edilizia entri nei seguenti limiti:

  • 2% su una superficie utile maggiore di 500 mq
  • 3% tra i 300 e i 500 mq, 4% tra i 100 e i 300 mq
  • 5% su una superficie utile minore di 100 mq

Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, le tolleranze costruttive sono riparametrate in misura inversamente proporzionale alla superficie utile. Quindi minore è la superficie utile, maggiore è il limite consentito percentualmente.

Tra le tolleranze sono incluse il minor dimensionamento dell’edificio, la mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali, le irregolarità esecutive di muri interni ed esterni. E ancora la difforme ubicazione delle aperture interne, la difforme esecuzione di opere rientranti nella nozione di manutenzione ordinaria, gli errori progettuali corretti in cantiere e gli errori materiali di rappresentazione progettuale delle opere.

Vuol dire che si possono sanare lievi difformità come lo spostamento di un tramezzo, o l’allargamento di una finestra per pochi centimetri, della veranda o della cameretta. Ma anche i soppalchi, gradini, grondaie, pareti e porte interne.

Inoltre sono agevolati i lavori per le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende. Si parla quindi di tende da sole, tende da esterno, tende a pergola in terrazzo e anche in giardino, pure con struttura fissa addossata o annessa agli immobili.

Infine, ha spiegato ancora Salvini, è stato cambiato il silenzio rigetto per la domanda di cambio di destinazione d’uso che diventa silenzio assenso.

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