8 cose da sapere prima di affittare un appartamento

Per affittare la casa occorre svolgere dei controlli preliminari e assicurarsi di effettuare alcuni passaggi fondamentali, che riportiamo in questa guida.

Quali sono le cose da sapere prima di affittare un appartamento? In questo articolo vedremo quali sono tutti gli aspetti più importanti da prendere in considerazione prima di affittare un’immobile, per evitare spiacevoli sorprese e stipulare un contratto regolare.

Ecco le cose più importanti da sapere (e controllare) prima di affittare una casa (o un appartamento) che deve essere consegnata in buono stato. Diverso è il caso se si vuole affittare una stanza, nel qual caso vi diamo qualche dritta per arredare la camera da affittare spendendo poco.

Per affittare la casa occorre svolgere dei controlli preliminari e assicurarsi di effettuare alcuni passaggi fondamentali, che riportiamo in questa guida.

Verificare lo stato dell’appartamento

La prima cosa da fare prima di affittare una casa è verificarne lo stato. La casa infatti deve essere pulita, vivibile, e ovviamente libera da ipoteche, pignoramenti e cartelle Equitalia. All’inquilino occorre anche fornire la certificazione energetica dell’immobile, o Attestato di Prestazione Energetica (APE). Tale documento mostra la prestazione energetica dell’edificio, che se ha un’ottima classe energetica può avere un prezzo più alto. Potete anche rendere più accogliente la casa da affittare in poche mosse, come illustrato nella nostra utile guida.

Prendere nota dei mobili e degli elettrodomestici

Prima di affittare la casa è bene prendere nota dei mobili e degli elettrodomestici presenti al momento della locazione, in modo da evitare spiacevoli imprevisti (mobilio mancante al momento della risoluzione del contratto, danneggiamenti, ecc.). A tale scopo è anche possibile scattare foto. Inoltre se volete fotografare il vostro immobile per esaltarne la bellezza prima di metterlo in affitto, leggete in nostri consigli al riguardo.

Disporre di impianti a norma

Ovviamente la casa messa in affitto deve disporre di impianti a norma certificati da chi ha svolto i lavori (elettricista, idraulico, tecnico della caldaia, ecc).

Fare la voltura delle utenze

Fare la voltura delle utenze è meglio che far ricadere le spese accessorie nel calcolo dell’affitto. In questo modo le bollette saranno a nome dell’inquilino e non ci saranno problemi se non è stato in grado di pagare le i consumi effettuati.

Chiedere garanzie agli inquilini

Chiedere garanzie agli inquilini è un dettaglio importante per assicurarsi che paghino regolarmente ogni mese. Potete richiedere loro la busta paga o il Modello Unico per accertarvi che abbiano uno stipendio. Oppure potete chiedere referenze ad altri proprietari di casa. Potete anche farvi dare una caparra accettabile e prevedere nel contratto la presenza di una figura garante che paghi al posto dell’inquilino, se questo è moroso (ad esempio un genitore nel caso di uno studente universitario).

Scegliere il tipo di contratto di affitto

Scegliere il tipo di contratto di affitto è un altro passaggio da fare prima di affittare un appartamento. Va redatto, firmato da entrambe le parti e registrato. La legge prevede diversi tipi di contratto di affitto:

  • Contratti a canone libero (il proprietario può chiedere la cifra desiderata). La durata è 4 + 4 anni (rinnovabile automaticamente) salvo disdetta.
  • Contratti a canone concordato con o senza cedolare secca (il prezzo della locazione è stabilito dai Comuni). La durata è 3 + 2 anni (rinnovabile automaticamente) salvo disdetta.
  • Contratti transitori della durata minima di un mese fino ad un massimo di diciotto mesi oppure da sei mesi a trentasei mesi, stipulabili con studenti o lavoratori in trasferta.
  • Contratti a uso foresteria, in cui l’inquilino è una società di capitali (ad esempio una Srl, una Spa o una Scarl), che prende in affitto la casa da destinare ai dipendenti o collaboratori.

L’affitto può essere pagato ogni mese, ogni due mesi, ogni tre, annualmente, ecc. Viene concordato tra proprietario e affittuario.

Registrare il contratto

Registrare il contratto è il passaggio successivo alla stipula, che deve indicare i dati delle parti, dell’immobile, la cifra da versare, la data in cui effettuare il pagamento e la durata dell’affitto. Eventuali presenza di spese incluse (tipo il condominio), quando deve essere riconsegnato l’immobile, quanto tempo di preavviso è concesso in caso di disdetta del contratto per lasciare l’immobile e il verbale di consegna con l’elenco dei mobili in dotazione e lo stato della casa.

Il contratto di affitto va registrato presso l’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla firma e se l’affitto ha una durata maggiore di un mese. La registrazione va comunicata all’inquilino e a all’amministrazione del condominio. I costi sono i seguenti: 16 euro di imposta di bollo per ogni 100 righe di contratto, o per 4 facciate. Il 2% di imposta di registro calcolata sul canone annuo ed è da ripartire tra proprietario e inquilino. Se si sceglie la cedolare secca si risparmia perché queste due imposte non si devono pagare.

Come affittare casa per brevi periodi

È possibile affittare casa per brevi periodi, inferiori a 30 giorni, come stabilito dalla Legge 21 giugno 2017 n. 96 anche per finalità turistiche. In questo caso si stipula un contratto di affitto breve e non occorre registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate.

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