CIL%3A+comunicazione+di+inizio+lavori%2C+tutto+ci%C3%B2+che+serve+sapere
designmagit
/articolo/cil-comunicazione-inizio-lavori/68158/amp/
Normative

CIL: comunicazione di inizio lavori, tutto ciò che serve sapere

L’abitazione domestica è un ambiente che, dopo un tot di anni, andrebbe “ringiovanito”. Non si tratta semplicemente di arredare casa, ma di dare vita a una più o meno profonda ristrutturazione.

Detto questo, nell’ambito del settore degli interventi edilizi, particolare importanza ha la procedura amministrativa chiamata CIL (Comunicazione Inizio lavori).

È una comunicazione che va presentata presso gli uffici comunali competenti nel caso in cui bisogna ristrutturare casa, nel caso in cui gli interventi da effettuare riguardano sono soltanto di edilizia libera, quindi non necessitano di altre procedure come la DIA (Dichiarazione di Inizio Lavori e Denuncia di Inizio Lavori) e la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

 

Le tipologie di lavori per cui presentare la CIL

Le tipologie di lavori che rientrano nella presentazione della CIL sono stabilite dall’art. 6 del DPR datato 6 giugno 2001, n. 380 del Testo Unico dell’Edilizia al comma 2, lettere b, c, d, e. Nel caso specifico sono:

  • i lavori che non durano a lungo nel tempo, quindi temporanei, da rimuovere entro 90 giorni;
  • lavori riguardanti la finitura degli spazi esterni o la pavimentazione dell’immobile;
  • i lavori inerenti all’installazione di pannelli fotovoltaici o solari;
  • i lavori inerenti alla realizzazione di aree ludiche senza scopi di lucro;
  • i lavori inerenti all’installazione di generatori eolici che non superano l’altezza di 1,50 metri e il diametro di un metro.

 

Modulo CIL unificato: come compilarlo

La Comunicazione Inizio Lavori deve essere fatta attraverso un modulo unificato, in cui bisogna inserire i seguenti dati:

  • nome, cognome, codice fiscale e indirizzo del titolare dell’immobile;
  • i dati identificativi dell’immobile, ossia Comune di appartenenza, i dati catastali, le coordinate e altro;
  • la titolarità dell’intervento;
  • la destinazione delle opere di ristrutturazione, ossia se riguardano modifiche esterne o parti comuni;
  • la data di inizio e fine lavori;
  • la descrizione dettagliata delle opere che devono essere realizzate;
  • l’indirizzo e i dati catastali che localizzano l’intervento;
  • le eventuali comunicazioni e segnalazioni che potrebbero essere necessarie per realizzare le opere;
  • il nome dell’impresa che si occuperà di eseguire i lavori;
  • il rispetto delle regole riguardanti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • il rispetto della normativa sulla privacy;
  • gli eventuali altri titolari;
  • nome e cognome del progettista delle opere architettoniche e di quelle strutturali, del direttore dei lavori delle opere architettoniche e delle opere strutturali, eventuali altri tecnici e i dati delle imprese esecutrici.

 

Qual è la differenza tra CIL e CILA?

Quando bisogna attuare determinate opere di ristrutturazione, diversi proprietari di case confondo la CIL con un acronimo molto simile, la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata).

A livello edilizio, esiste una sostanziale differenza tra i due termini e consiste nelle categorie di lavori che rientrano nei casi specifici. Se la CIL riguarda i lavori di manutenzione ordinaria, la CILA invece è inerente ai lavori di manutenzione straordinaria.

In questa categoria rientrano gli interventi necessari per sostituire parti strutturali di un immobile, per ristrutturare completamente i servizi igienici o per integrarne delle parti. L’importante è che il volume complessivo dell’edifico resti tale e che non venga modificata la destinazione d’uso

In poche parole, un’abitazione non deve essere ingrandita e adibita per uso diverso da quello di dimora, come ad esempio un negozio o un ufficio.

Così come la CIL, anche la CILA va presentata all’Amministrazione Comunale, per la precisione all’Ufficio Tecnico del Comune.

Una volta compilati gli appositi modelli, la presentazione per via telematica può essere fatta utilizzando lo sportello Unico per l’Edilizia (SUE) oppure tramite una email o PEC a cui va allegata tutta la documentazione richiesta.

Ti è piaciuto questo articolo? Segui DesignMag su Google News per non perdere una tendenza!

Giusy Pirosa

Sicula doc anche se nata a Berlino, blogger affermata, estremamente curiosa, appassionata sin da ragazzina di scrittura e tecnologia, praticamente il mio pane quotidiano. Equilibrio sopra ogni cosa, senza pregiudizi e non temo i giudizi altrui.

Published by
Giusy Pirosa