Confermato il Bonus Sicurezza 2026 con queste novità, ottieni 48mila euro per la tua casa anche senza ristrutturazione

Come funziona il bonus sicurezza 2026, per quali lavori sulla si può ottenere e come fare per sfruttare l'agevolazione che vale 48mila euro.

Dopo un po’ di tira e molla il governo Meloni ha confermato che anche nel 2026 ci sarà il Bonus Sicurezza seppur con alcune differenze rispetto alle agevolazioni concesse negli anni passati, vediamo tutte le novità dato che è un buon incentivo per apportare delle migliorie alla propria casa ottenendo un considerevole risparmio.

La notizia interessante è che il cosiddetto Bonus Sicurezza, pur rientrando nel cosiddetto Bonus per la ristrutturazione della casa si può richiedere anche se non si ha in progetto di modificare camere, impianti e tubature. In sostanza si possono far eseguire dei lavori di manutenzione straordinaria che riguardano solo ed esclusivamente infissi esterni, serramenti e i sistemi di allarme.

Come si evince da quanto detto, dunque, il bonus sicurezza interessa l’installazione di porte blindate, cancellate, vetri antisfondamento, grate alle finestre o scuri antieffrazione, tapparelle, allarmi e sistemi di sicurezza e video sorveglianza. Entriamo nel dettaglio.

Come ottenere il Bonus Sicurezza 2026

Lo scopo di questa agevolazione è sostenere i cittadini che vogliono migliorare la condizione generale di sicurezza nelle loro case. Quindi gli italiani possono avere un beneficio economico e risparmiare sulle spese che sosterranno nel 2026 per dotare la casa di sistemi di sicurezza contro i ladri, con lo scopo di rendere più sicura la dimora e scoraggiare intrusioni e furti da parte di malintenzionati.

infissi blindati ottenuti con il bonus sicurezza
Come ottenere il Bonus Sicurezza 2026 – designmag.it

Cosa comprende? Sono diversi i lavori che si possono compiere nell’ambito del Bonus Sicurezza, dall’installazione di antifurti alle porte blindate (qui come sceglierle), passando per le inferriate alle finestre di design ma anti sfondamento, dalle tapparelle antifurto con sistemi di bloccaggio ai sensori di rilevamento, sistemi antifurto, allarmi e video sorveglianza

La principale novità rispetto all’agevolazione concessa fino all’anno scorso è l’aliquota del bonus che si calcola sul massimale di spesa di 96mila euro, che è del 50% per la prima casa e del 36% sulla seconda casa e successive. Quindi per una prima casa si può ottenere uno sconto massimo di 48mila euro.

Gli stessi massimali valgono anche se si vuole accorpare il bonus sicurezza nell’ambito dell’ecobonus, ma in questo caso il massimale sale a 120mila euro. Attenzione però, per poterne godere bisogna che infissi e serramenti siano migliorativi dell’efficienza energetica dell’abitazione. Devono quindi rispettare determinati valori di trasmittanza termica in base alla zona dove è ubicato l’immobile. Questo tipo di detrazione non è solo IRPEF ma anche IRES.

Ovviamente non si possono ottenere dei soldi contanti per realizzare i lavori. Le spese devono essere aggiunte nella dichiarazione dei redditi, quindi devono essere tracciate, e il rimborso, cioè la detrazione fiscale, viene spalmata in dieci anni con quote annuali di uguale importo.

Gestione cookie