Tutti stanno spostando la libreria in questo punto: è il trucco più usato dagli interior designer

La nuova tendenza dell’arredo casa trasforma la libreria in un divisorio elegante e funzionale. Una soluzione facile che ridefinisce spazio e stile senza ristrutturare.

Per anni la libreria è rimasta ferma contro la parete, come se non ci fosse alternativa. Una certezza domestica, un rifugio per libri e oggetti che però finiva sempre per occupare più spazio del necessario. Poi, come spesso accade nel design, qualcuno ha osato muoverla. E da quel momento non è stato più lo stesso. Oggi, architetti e interior designer la trattano come un elemento fluido, capace di ridefinire la percezione di una stanza senza cambiare davvero nulla. Basta spostarla nel punto giusto perché tutto sembri più ordinato, più grande, più luminoso.

È un’idea che arriva dagli appartamenti parigini e dagli open space scandinavi, dove ogni metro è prezioso. Lì la libreria non è più un mobile, ma un filtro visivo, un modo per disegnare lo spazio e dare ritmo alle funzioni. Divide senza chiudere, decora senza invadere. E quando la luce attraversa i ripiani, la stanza cambia atmosfera in modo sorprendente. È una di quelle soluzioni semplici che sembrano quasi banali finché non le provi. Poi ti chiedi perché non l’hai fatto prima.

Scegliere la libreria giusta (e non sbagliare proporzioni)

Per capire quanto conti la posizione della libreria, basta provare a staccarla dal muro anche di pochi centimetri. L’effetto è immediato. Lo spazio si apre, la stanza respira e la luce rimbalza dove prima si fermava. Gli interior designer lo chiamano equilibrio visivo: quando il pieno e il vuoto dialogano, tutto appare più armonico. La libreria centrale funziona come un’architettura dentro l’architettura, capace di organizzare lo spazio e allo stesso tempo decorarlo.

Il punto ideale è quasi sempre tra due zone diverse. Tra salotto e sala da pranzo, tra ingresso e soggiorno, o persino tra letto e area studio. Non serve una stanza enorme per provarci. Anzi, spesso l’effetto migliore si ottiene proprio negli ambienti piccoli, dove ogni cambiamento si nota subito. Posizionandola in mezzo, la libreria agisce come una linea di confine gentile: delimita senza chiudere, suggerisce ordine ma lascia passare la luce. Ed è il motivo per cui gli arredatori la considerano uno dei trucchi più efficaci per dare carattere a una casa senza toccare pavimenti o pareti.

libreria bianca
Scegliere la libreria giusta (e non sbagliare proporzioni) – foto ikea.com – designmag.it

Naturalmente, non tutte le librerie funzionano allo stesso modo. Quelle più adatte sono leggere, modulari, senza schienale. Si può scegliere tra metallo e legno, tra design nordico o industriale, a seconda dell’ambiente. Le versioni a giorno, come la libreria IKEA che resiste agli anni (e ai traslochi), sono pensate proprio per stare in mezzo, per lasciare passare l’aria e la luce. Altri modelli più decorativi, come quelli in legno naturale di Zara Home o in metallo nero di Maisons du Monde, aggiungono personalità e profondità visiva. È un equilibrio tra funzione e presenza scenica: non deve dominare la stanza, ma dialogarci.

Uno degli aspetti più interessanti di questo posizionamento è come cambia la percezione della luce. Quando la libreria non è più un blocco contro la parete, ma una struttura attraversata dai raggi, tutto si trasforma. I ripiani diventano superfici riflettenti, gli oggetti prendono nuova vita e l’ambiente acquista una dimensione quasi architettonica. La parete liberata, poi, può essere ripensata: un grande specchio o un quadro oversize amplificano ulteriormente la profondità. Alcuni designer suggeriscono di posizionare una piccola lampada a luce calda dietro la libreria per ottenere, la sera, un effetto quasi teatrale.

libreria legno
Un gesto semplice che cambia il modo di vivere casa – foto zarahome.com – designmag.it

In un soggiorno, la libreria centrale separa il divano dalla zona pranzo, creando due ambienti distinti ma comunicanti. In camera da letto, può diventare una quinta che nasconde la scrivania o la zona dressing, rendendo lo spazio più ordinato. All’ingresso, invece, funziona come guida visiva, allineando il passaggio verso il resto della casa. E in un piccolo studio, sistemata dietro la scrivania, regala subito un’aria più curata — e un ottimo sfondo per le video call.

La scelta del modello, però, fa la differenza. Evita le librerie troppo scure o massicce: tolgono luce e appesantiscono la vista. Meglio optare per tonalità chiare o naturali, come il rovere o il frassino, oppure per strutture sottili in metallo nero opaco, che creano contrasto senza chiudere lo spazio. Anche la disposizione degli oggetti è parte del progetto: lascia aree vuote, alterna libri e decorazioni, usa qualche elemento trasparente per mantenere leggerezza.

libreria tra 2 spazi
Quando basta spostare un mobile per cambiare tutto – foto AI – designmag.it

E se lo spazio è poco? Nessun problema. Esistono alternative intelligenti come mensole doppie o moduli componibili sospesi, che riproducono lo stesso effetto visivo in modo più discreto. Un esempio è la KALLAX, usata da migliaia di appassionati d’arredo proprio come divisorio. È una di quelle soluzioni che sfrutta ogni centimetro, non appesantisce e costa la metà di quelle da catalogo, e che riescono a coniugare estetica e praticità. Anche un piccolo scaffale in metallo, se posizionato bene, può avere un impatto notevole.

Alla fine, spostare la libreria è un modo per osservare la propria casa da un’altra prospettiva. Ci ricorda che spesso il cambiamento non sta nel comprare, ma nel guardare diversamente ciò che abbiamo. E quando una soluzione così semplice riesce a dare più luce, più ordine e più equilibrio, capisci perché gli interior designer continuano a usarla come uno dei loro segreti preferiti. Basta un pomeriggio di spostamenti per trasformare la stanza e, in un certo senso, anche il modo di viverla.

Gestione cookie