Di Carlotta Tosoni | 20 Gennaio 2021
oto | Design Museum
I premi Beazley Designs of the Year sono assegnati annualmente dal Design Museum di Londra. Per il 2020, il vincitore assoluto è stata l’installazione Teeter-Totter Wall dello studio di architettura Rael San Fratello (di Ronald Rael e Virginia San Fratello) di Oakland, California.
Si tratta di tre altalene rosa posizionate a cavallo del confine tra Messico e Stati Uniti, nel Sunland Park tra Texas e New Mexico, dove il muro voluto dall’ormai ex presidente Donald Trump è una sorta di griglia d’acciaio che permette di vedere dall’altra parte. Sono state posizionate il 28 luglio 2019 e sono rimaste operative per soli 20 minuti, durante i quali i bambini dei due paesi, da una parte quelli di El Paso in Texas e dall’altra quelli di Anapra in Messico, hanno avuto modo di giocare insieme.
Teeter-Totter Wall è stata ideata dagli architetti Ronald Rael, professore di architettura presso l’Università della California di Berkley, e Virginia San Fratello, professoressa associata di architettura presso la San Jose State University, insieme al Colectivo Chopeke di Juarez.
Ci sono voluti 10 anni per realizzarla: l’ispirazione ai due architetti è venuta nel 2006 dopo l’approvazione del Secure Fence Act per aumentare i controlli al confine tra Stati Uniti e Messico, che prevedeva una barriera di 1100 km lungo il confine più l’impiego di droni e satelliti. La delicata situazione politica ha dilatato i tempi della messa in opera dell’installazione, che ha avuto ancora più significato in questi ultimi anni.
Foto | Design Museum
Il Beazley Designs of the Year 2020 a un progetto che guarda al futuro
Teeter-Totter Wall ha rotto la divisione fisica tra due paesi in lotta e ha invitato all’unione. Il direttore del Design Museum Tim Marlow si è detto molto soddisfatto di questo progetto che invita al gioco quanto alla riflessione, lanciando un messaggio di speranza.
La giuria del premio è stata molto colpita dall’installazione sia per l’idea che per la collaborazione che ha portato alla concretizzazione del progetto. Le altalene, infatti, sono state fatte passare tra i pali del confine e grazie alla cooperazione da entrambi i lati è diventata realtà, seppur per breve tempo.
“Ciò che fai da una parte, ha un effetto dall’altra. È questo ciò che fa un’altalena” spiegava l’architetto Rael nel 2019. Infatti, ogni azione portata avanti da un paese ha ripercussioni su un altro come è accaduto per Stati Uniti e Messico. L’architetta San Fratello, invece, ha dichiarato in merito ai fatti di Capitol Hill, che mai come ora, gli USA abbiano bisogno di costruire ponti e non muri, proprio come le loro altalene rosa.
Oggi, con l’insediamento alla Casa Bianca di Joe Biden, Teeter-Totter Wall assume ancora di più significati, mentre si spera di un cambio nell’assetto politico anche per quanto riguarda la questione migrazione.
Foto | Design Museum
Gli altri premi del Beazley Design of the Year
Altri candidati al Design of the Year 2020 erano la scenografia del film Parasite firmata Lee Ha Jun e il gilet antitaglio di Banksy indossato dal rapper Stormzy durante il festival di Glastonbury nel 2019.
I vincitori delle altre categorie sono stati:
Architettura – ModSkool disegnata dalla Social Design Collaborative, una sorta di “scuola portatile” in un contesto di sgomberi forzati in India
Digital – A Rapist in Your Way (Un Violador en tu Camino) del Colectivo LASTESIS, una performance di protesta contro le violenze sessuali in Cile
Moda – Telfar Bag di Telfar in pelle vegana e unisex
Grafica – 3D Rendering of SARS-CoV-2 disegnato da Alissa Eckert Dan Higgins (Centre for Disease Control)
Prodotto – Impossible Burger 2.0 di Impossible Foods
Trasporti – Teeter-Totter Wall di Ronald Rael e Virginia San Fratello con il Colectivo Chopeke
People’s Choiche Winner – Brick Arches, ovvero gli archi di mattoni utilizzati dai manifestanti di Hong Kong due anni fa contro i mezzi della polizia.
Parole di Carlotta Tosoni
"Una cosa bella è una gioia per sempre" diceva John Keats. Provo ad applicare questi versi nella pratica cercando e studiando tutto ciò che è esteticamente e intellettualmente interessante. Infatti arte, bellezza e comunicazione sono sempre stati la mia guida nello studio, nel lavoro e nella vita: ricercare contenuti validi da esprimere in maniera piacevole e da comunicare efficacemente. Solo così si può provare a cambiare le cose. La mia formazione è stata economica e artistica, la scrittura il mio mezzo preferito per raccontare il mondo, le mie passioni la storia dell’arte, il beauty, lo sport. Dal 2020, collaboro con Alanews nella produzione di contenuti per il network Deva Connection.
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