Stufa a pellet in condominio: limiti e regole da osservare prima dell’installazione

Un condomino può installare una stufa a pellet rispettando però le regole e i limiti per una buona convivenza con i vicini.

Negli ultimi anni tra i sistemi di riscaldamento si è diffusa la stufa a pellet, che utilizza un materiale naturale ed ecologico ricavato dagli scarti del legno. Installando un impianto di riscaldamento di questo tipo una persona potrebbe non solo risparmiare ma ottenere anche una detrazione fiscale fino al 65%.

Però, effettuare dei lavori è sempre complicato e lo diventa ancora di più se l’appartamento è in un condominio. Infatti, preoccupati per la stabilità e il decoro dell’edificio li altri condòmini potrebbero non approvare alcune scelte del proprietario dell’appartamento. Da qui la domanda: l’assemblea condominiale potrebbe negare l’installazione della stufa a pellet?

Le regole per installare la stufa a pellet in condominio

Sfatiamo subito un mito: non esiste nessuna legge che obbliga un condomino a utilizzare l’impianto centralizzato. Anzi, il Codice civile si esprime proprio in tal senso: ciascun proprietario si può “staccare” dal riscaldamento condominiale e utilizzare impianti alternativi, come quello a pellet.

Le regole per installare una stufa a pellet
Stufa a pellet in condominio: le regole da considerare (Designmag.it)

Pertanto, in un condominio si può installare una stufa a pellet. Tuttavia, per essere in regola bisogna rispettare alcune condizioni come prevede la normativa UNI 10683. La prima è dove decidere di convogliare i fumi verso l’esterno. Due soluzioni:

  • Canna fumaria interna, tramite foratura del solaio e, quindi, possibile per gli appartamenti posti all’ultimo piano;
  • Canna fumaria esterna, ovvero ancorata alla parete dell’edificio, purché si rispettino le distanze minime tra balconi e finestre.

Un’altra condizione riguarda le tubazioni per lo scarico dei fumi che devono essere poste a tetto e non a parete, con una distanza di almeno un metro sopra il colmo. Invece, riguardo alla canna fumaria si devono scegliere materiali resistenti al calore, impermeabili e isolanti. Anche il canale di fumo che collega la stufa alla canna fumaria deve rispettare specifici requisiti: il primo è evitare che la canna fumaria poggi direttamente sull’apparecchio.

Tra l’altro, i fumi non possono essere convogliati in un’unica canna fumaria, ovvero ogni impianto deve essere autonomo. Inoltre, in presenza di più stufe su piani diversi, anche i comignoli sul tetto dovranno essere sfalsati tra loro di almeno 50 centimetri di altezza. Infine, secondo la normativa UNI 7129, la canna fumaria non dovrà essere posta vicina ad antenne paraboliche, pannelli solari o simili per non ostacolare il buon funzionamento di questi impianti.

In conclusione, possiamo dire che l’assemblea condominiale non potrà vietare la stufa a pellet negli appartamenti, purché i proprietari rispettino la normativa.

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