Le compravendite immobiliare sono tornate a crescere da quando la BCE ha tagliato più volte i tassi. Sono aumentate anche le surroghe e le rinegoziazioni perché le famiglie hanno voglia di abbassare la rata mensile. Mutuo a tasso fisso o variabile, questo è il dilemma perché il secondo è nuovamente più conveniente ma bisogna fare attenzione.
Il mutuo a tasso variabile è un rischio, lo abbiamo constatato dopo lo scoppio della guerra in Ucraina quando le condizioni geopolitiche e l’instabilità generale hanno portato la BCE ad aumentare i tassi per dieci mesi consecutivi. Nel 2023 le famiglie con mutuo a tasso variabile hanno visto quasi raddoppiare la rata mensile. Chi negli anni precedenti pagava 450, massimo 500 euro al mese si è trovato con rate da oltre 900 euro. Insostenibili in tanti casi.
Servono eventi gravi per causare questo sbalzo in avanti ma, come abbiamo visto, è una possibilità di cui tener conto. A poco è servita l’opzione “tetto massimo”, il raddoppio c’è comunque stato. Ora la situazione è cambiata, l’inflazione è scesa e la BCE ha già tagliato più volte i tassi. Torna il vantaggio del tasso variabile ma con rata costante per evitare nuove problematiche.
Come funziona il tasso variabile con rata costante
Questa formula di mutuo permette di avere una rata che non cambia mai e contemporaneamente la possibilità di accorciare la durata del mutuo nel momento in cui i tassi scendono con un risparmio sugli interessi. E se i tassi dovessero salire? In tal caso ci si potrebbe trovare a pagare rate per un maggiore numero di anni rispetto quelli inizialmente preventivati.

Stesso importo, dunque, mentre la durata è soggetta a variazioni. Una differenza importante rispetto al tradizionale mutuo a tasso variabile dove cambia la rata ma non la durata. Con la rata costante se i tassi scendono il mutuo si accorcia e si estinguerà prima del previsto, se i tassi aumentano si pagherà il mutuo per più anni. Il vantaggio principale è palese, si conosce fin da subito l’ammontare della rata che non cambierà mai, indipendentemente dalla durata del piano di ammortamento.
Le famiglie sono attratte anche dalla possibilità di risparmiare se gli interessi dovessero scendere e dalle rate più basse rispetto al tasso fisso. Di contro c’è la durata incerta e un maggiore costo in caso di rialzi dei tassi. In modo individuale si dovranno valutare pro e contro e capire se il mutuo a tasso variabile con rata costante è la soluzione migliore per la propria famiglia.