Questi vinili sono i più ricercati e costosi al mondo: se ne hai uno in casa puoi smettere di lavorare

I vinili diventano spesso e volentieri ricercati e costosi: alcuni valgono una fortuna. Di quali si tratta e perché sono introvabili. 

Esistono dei dischi in vinile che sono estremamente rari, alcuni vantano un valore da far girare la testa. Possederne uno significa avere a che fare con oggetti costosi e allo stesso tempo difficili da acquistare.

Album storici e da collezione sono pezzi pregiati e dal valore enorme. Sognare non costa nulla, ma in questi casi i prezzi sono da capogiro. Ma quali sono quelli più ricercati e che vantano cifre altissime. I giradischi in circolazione sono tantissimi, il valore di alcuni è invece unico e per questo non risulta così facile trovarli e acquistarli.

La top 5 dei vinili più costosi e richiesti

La piattaforma Discogs ha fornito i dati sui singoli vinili che vengono da tantissime parti del mondo. I numeri analizzano gli acquisti effettuati dal 2005 al 2024 in Francia, Germania, Gran Bretagna Italia e Stati Uniti.

Vinile
La classifica con i 5 dischi più ricercati e costosi è ormai virale, ci sono gruppi storici e che fanno sognare – Designmag.it

Al primo posto c’è “The Black Album” di Prince. Si tratta di un pezzo venduto a 27.500 dollari e ritirato dal mercato a poche settimane dall’uscita nel 1987, messo di nuovo sul mercato nel 1994: la versione originale vale tantissimo e questo è evidente dalla cifra messa in palio per la vendita.

Al secondo posto spicca “God Save The Queen” dei Sex Pistols. Venduto per oltre 16mila dollari, è il secondo album della band punk rock messo in vendita nel 1978 con il chiaro intento di sconvolgere e far riflettere gli ascoltatori. Terza posizione per “Supernatural Girldi Ferris Wheel (poco più di 15mila dollari). Dodici tracce che valgono tantissimo e offrono una esperienza sonora in puro stile folk underground.

Al quarto posto spicca invece “Love Me Do” dei Beatles, anch’esso venduto a cifre importanti (14.845 dollari). La canzone è il primo singolo pubblicato nel 1962 dalla etichetta discografica Parlophone. “Ummagummaè invece dei Pink Floyd, venduto a 13.854 dollari. L’opera del 1969 è un mix di registrazioni in studio ed esibizioni live durante i concerti.

Le cifre sono molto alte e questo dipende anche dalle copie messe in circolazione e di conseguenza anche dai numeri. Non resta che mettersi sulle tracce degli album o dei singoli in vinile, pur consapevoli di trovarsi di fronte a pezzi in molti casi unici e quindi di assoluto valore.

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