Prossimo condono edilizio sempre più vicino: ecco tutto quello che dovete sapere per non rimanere fregati

Nella storia italiana i condoni edilizi sono stati tre: nel 1985, nel ’94 e nel 2003, tutti pesantemente criticati.

Dalle indiscrezioni o anticipazioni che stanno trapelando, l’imminente nuovo condono 2023-24 riguarderebbe solamente alcuni particolari abusi edilizi che riguardano case di proprietà, sulle quali non gravi alcun vincolo. Sono dunque escluse le attività produttive. Sarà graziato dal condono chi ha eseguito i lavori pur essendo privo del permesso edilizio e senza nemmeno conformarsi alle norme urbanistiche.

Spesso si pensa che in caso di abuso, la pubblica amministrazione debba intervenire con la drastica soluzione della demolizione. Le case abusive, in Italia, sono numerose. Famoso il caso della Campania, con 80mila abitazioni non in regola. Saranno tutte graziate? In generale, comunque, considerando abusi molto più blandi, da alcuni anni possibile una forma di sanatoria che consente di proseguire i lavori, se è possibile renderli coerenti alle norme in vigore. In tal caso, l’interessato chiede la sanatoria in Comune e paga una multa, eventualmente di alcune centinaia di euro, senza demolire nulla.

Le sanatorie sono già possibili presso i Comuni

Il futuro condono favorirà, innanzitutto, questo tipo di casistica. A maggior ragione, chi ha realizzato opere senza permesso o andando oltre quanto gli è stato permesso, potrà godere di condono, se ha rispettato le norme urbanistiche. Se invece ha violato le norme urbanistiche e non ha alcun permesso, può comunque sanare e completare i lavori, seguendo le disposizioni dell’ufficio tecnico comunale.

condono edilizio
Cosa sapere sul prossimo condono edilizio ANSA FOTO Designmag.it

Il condono faciliterà anche il completamento di opere di ristrutturazione secondo un progetto in parte o del tutto diverso dall’esistente. In questo caso la valutazione della differenza dall’originale si impone: ad esempio se si realizza una terrazza nuova sopra un garage esistente occorrerà valutare almeno la sicurezza. Se si deroga dalle norme, sarà indispensabile farlo con buon senso, per evitare brutture, consumo di suolo e difformità dal contesto o addirittura nuove situazioni pericolose.

Questo però dipenderà sia dalla nuova normativa che dallo spirito con cui sarà applicata, con la collaborazione dei Comuni e degli ordini professionali, come si può auspicare. Il condono faciliterà la conclusione, poi, di opere di restauro e risanamento conservativo effettuate senza il permesso edilizio nei centri urbani. Sanatoria, inoltre, per i restauri volti alla conservazione dell’organismo edilizio e, infine, per le opere di manutenzione straordinaria.

I precedenti condoni sono stati accompagnati da annunci politici volti ad affermare una liberalizzazione delle costruzioni secondo princìpi non consolidati. In passato i governi Berlusconi insistevano sulla norma fondamentale “quel che non è espressamente vietato è lecito”. Lo scontro con le associazioni del settore era stato frontale.

prossimo condono edilizio
Cosa sapere riguardo al prossimo condono edilizio ANSA FOTO Designmag.it

Con una liberalizzazione spinta, il rischio è modificare in modo arbitrario l’aspetto storico di un quartiere o di una città. L’uso dei colori, delle forme architettoniche, la scelta dell’altezza degli edifici e dei materiali di costruzione infatti può causare forti dissonanze con il contesto urbano. Una regola generale astratta è poco indicata per intervenire in compagini fortemente caratterizzate dalla storia.

Occorrerebbe sempre buon gusto, come si può facilmente immaginare. Si presenta insomma il rischio, da evitare, di un’espansione edilizia sregolata, priva di criteri architettonici e urbanistici radicati nel contesto. Altrimenti come si potrà continuare a parlare di un’Italia “patria della bellezza”?

In tutti i casi il governo potrà chiedere al Parlamento di ridurre o cancellare le sanzioni, a favore di chi aderirà al condono entro una scadenza stabilita. Solitamente, i condoni prevedono un’oblazione, cioè un versamento in denaro stabilito per legge, allo scopo di annullare le irregolarità. L’effetto è vantaggioso per lo Stato, che si trova a incassare proventi extra, sbloccando dei cantieri. In proposito, si può ragionevolmente sperare che il governo abbia obiettivi di qualità migliore che il semplice far cassa.

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