Come arredare con le poltrone vintage e ottenere l'effetto chic, idee da copiare per i nostalgici degli anni passati - foto Classic Design - designmag.it
Gli arredi vintage, e in particolare le poltrone, sono di tendenza e non accennano a passare di moda, soprattutto quelle dal design tipico degli anni ’70, forse perché quello è stato un periodo d’oro per il made in Italy e i designer hanno fatto a gara a proporre complementi dalle forme accattivanti e dai colori caldi e vibranti che hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo stimolando le idee dei creativi negli anni successivi.
Anche ai giorni nostri gli amanti del design puntano a circondarsi di mobili che raccontano una storia e che sanno comunicare delle emozioni, indubbiamente le poltrone vintage sono intrinsecamente ricche di questi elementi e donano suggestione rendendo affascinante ogni dimora in cui sono esposte.
Per questo, se anche voi amate le poltrone vintage, potrete trovare in questa piccola guida un vademecum e delle idee da cui trarre ispirazione per la creazione del vostro salotto perfetto o per dare un accento alla camera da letto.
Nelle case contemporanee fanno bella mostra di sé le poltrone vintage, quelle del tipico arredamento anni ’70 sono ancora di tendenza e possono diventare le protagoniste del soggiorno. Spesso caratterizzate da colori forti, fiori, materiali innovativi come l’acciaio o le materie plastiche, e dalle forme particolari, sono sicuramente nate con l’obiettivo di stupire e lo fanno ancora oggi.
Tra l’altro gli anni ’70 sono stati un periodo di grandi progressi soprattutto nella progettazione delle sedute, e molte sono le proposte con i primi studi di design ergonomico. Quali sono le poltrone vintage più gettonate? Facciamo una piccola carrellata.
Per chi è alla ricerca di una poltrona comoda, B&B Italia continua a proporre Le Bambole di Mario Bellini, una poltrona nata fra il 1970 e il 1972 concepita come un grande cuscino morbido.
Ciò che la rende speciale è l’apparente assenza di struttura portante, l’estrema naturalità della sua forma, la sintesi di comfort, morbidezza ed elasticità che il suo aspetto comunica. È una delle poltrone vintage perfetta per arredare il soggiorno minimal.
Se si parla di una poltrona anni’70 iconica non si può che citare quella disegnata nel 1970 da Gianni Pareschi e Umberto Orsini per Busnelli e considerata un oggetto di design senza tempo: la poltrona Libro. E pensare che quando fu presentata non riscosse consensi!
È un mobile funzionale e dal design tecnologico e originale: sfogliando la poltrona, ogni pagina corrisponde ad una diversa posizione di seduta. Diventa imprescindibile per arredare il soggiorno moderno.
Gianni Pareschi firma anche un altro arredo simbolo di quell’epoca: la poltrona Fiocco, nata nel 1970 e oggetto di una brillante riedizione nel 2007 a opera di G14.
La struttura portante, in tubolare di metallo curvato, è rivestita da una guaina in poliuretano espanso e da un telo in tessuto elastico disponibile in più versioni cromatiche che forma la seduta. Il modello è perfetto per usare gli arredi arrotondati per dare movimento agli spazi.
Il 1971 è l’anno della poltrona Pumpkin disegnata da Pierre Paulin per Ligne Roset, anch’essa prodotta utilizzando il poliuretano espanso, e anch’essa oggetto di una mirabile riedizione contemporanea.
La collezione comprende poltrone nella versione con schienale alto, il modello girevole con braccioli, i divani e il pouf, sono tutti complementi perfetti per arredare il salotto con uno stile davvero unico.