Pavimento riscaldato, come funziona e quanto può costare: i fattori da considerare

Pavimento riscaldato: scopri come funziona e quanto puoi risparmiare in bolletta, tutti i dettagli per installarlo e non avere più problemi.

Vengono spesi sempre più soldi per le bollette, in un momento di crisi come questo, quello a cui puntano gli italiani è sicuramente risparmiare. Tra i costi maggiori ci sono sicuramente quelli delle bollette e riscaldamento in particolare, ora che le temperature si sono abbassate e dobbiamo affrontare l’inverno, creare un ambiente confortevole in casa sarà sicuramente una spesa.

Chi ha un camino può alternarlo ai termosifoni, anche se solitamente i camini oggi come oggi sono posti solo in una stanza e non sono sufficienti per riscaldare l’intera casa. Il costo dei termosifoni, potrebbe essere spropositato, soprattutto per chi si trova in un momento di difficoltà, esistono tuttavia molte alternative valide, scopriamo di cosa si tratta.

Riscaldamento a pavimento, di cosa si tratta e come funziona tutti i dettagli

Il riscaldamento a pavimento è un sistema che viene utilizzato per scaldare le nostre case, funziona attraverso una serie di tubazioni che devono venire installate direttamente sotto il pavimento. L’impianto principalmente è ad acqua a circuito chiuso ed è quello più diffuso, in alternativa può essere anche un impianto elettrico, entrambi i sistemi vengono messi sotto il pavimento e appoggiati a pannelli isolanti.

Quanto può costare
Riscaldamento a pavimento- designmag.it

Questo tipo di riscaldamento, risale a circa cinquant’anni fa ma in seguito vennero accantonati a causa di alcune problematiche tra cui l’eccessiva temperatura, infatti causava gonfiore ai piedi e problemi a livello circolatorio, oltre ad un forte mal di testa. Rispetto a quei tempi tuttavia, sono stati fatti diversi passi in avanti da questo punto di vista. Al momento vengono utilizzati sistemi all’avanguardia con altri materiali e funzionano perfettamente. Scegliendo un impianto di questo tipo, il calore sarà distribuito in maniera uniforme dal pavimento fino al soffitto, non ci saranno differenze tra le varie stanze in quanto il calore verrà distribuiti in maniera omogenea.

Optando per questo riscaldamento, sarà minore anche l’impatto ambientale, in quanto funziona a basse temperature ed entra in azione quando la temperatura dell’acqua è pari a circa 30/40 gradi, i radiatori tradizionali infatti funzionano a circa 70°. Ci sono diverse tipologie di questi riscaldamenti, quello idraulico può essere sia a secco che a umido, viene sfruttato lo stesso sistema di funzionamento dei pannelli radianti, dunque tramite l’acqua a bassa temperatura, si occuperà la caldaia di riscaldare il fluido. Quando è a secco, i tubi saranno posizionati su delle lastre in polistirene, quello a umido prevede delle serpentine che vengono inserite nel massetto di cemento.

Se la tipologia è quella elettrica, non prevede l’utilizzo di tubature ma di conduttori flessibili, istallare questi sistemi non è economico, i costi mediamente partono da 30 € al metro quadro fino a 110 € al metro quadro. Il prezzo in media oscilla tra i 70 e i 90 €, è possibile comunque servirsi anche degli incentivi statali con una detrazione fino al 65%. Il risparmio sarà anche a lungo termine rispetto al riscaldamento tradizionale si risparmierà circa il 25%.

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