Molti lo scambiano per un bonsai, ma il Ficus Ginseng è un’altra cosa. Più resistente, meno esigente e con un’estetica naturale che attira sempre l’attenzione. Lo si trova ormai ovunque, dalle scrivanie degli studi creativi ai ripiani delle case arredate con gusto, passando per showroom e librerie. Io l’ho preso quasi per caso, attirata dalla forma del tronco. Poi ho capito perché chi si occupa di design lo tiene vicino al computer. Ha una struttura visiva interessante, non occupa molto spazio e non dà problemi. Sta bene sia accanto a oggetti di metallo e plastica che con finiture in legno o cemento.
Il punto è che, a differenza dei bonsai veri, non ha bisogno di interventi costanti. Non va potato, non va sagomato, e cresce in modo autonomo, pur restando compatto. È facile da mantenere anche in ambienti chiusi, regge bene la luce indiretta e non si lamenta se si salta un’annaffiatura. Questo lo rende adatto a chi passa ore alla scrivania e vuole un elemento naturale vicino, ma senza doversene occupare tutti i giorni. La resa estetica è alta, l’impegno minimo.
Cos’è davvero il Ficus Ginseng e perché non è un bonsai
Il Ficus Ginseng è una variante coltivata del Ficus microcarpa, pianta sempreverde della famiglia delle Moraceae. Originaria dell’Asia tropicale, questa varietà si distingue per le radici aeree ispessite, che vengono modellate attraverso la coltivazione in vaso per ottenere un fusto massiccio e irregolare. È proprio questa base che lo rende visivamente interessante, soprattutto in ambienti minimal o contemporanei. Il fogliame è lucido, di colore verde scuro, e tende a svilupparsi in modo compatto, seguendo la forma dell’alberello.
Non è un bonsai vero e proprio, anche se visivamente lo ricorda. La differenza sta nella gestione. Il bonsai richiede potature regolari, attenzioni costanti, concimazioni specifiche. Il Ficus Ginseng, invece, è più adatto alla vita quotidiana. Cresce bene anche con poche ore di luce, preferisce ambienti luminosi ma tollera bene la luce artificiale. L’importante è evitare l’esposizione diretta al sole, che può bruciare le foglie. In ambienti interni, vicino a una finestra schermata o a una lampada da tavolo, si sviluppa senza problemi.

Anche la questione dell’annaffiatura è semplice. Basta toccare il terreno: se risulta asciutto in superficie, va bagnato. In media una volta a settimana, ma dipende dalla stagione. Non ama i ristagni, quindi il vaso deve avere un buon drenaggio. Durante i mesi più caldi, può essere utile concimare una volta al mese con un prodotto specifico per piante verdi. La pulizia si limita a passare un panno umido sulle foglie ogni tanto, per togliere la polvere e favorire la fotosintesi.
Le dimensioni variano, ma la versione più comune per la scrivania ha un’altezza tra i 15 e i 30 centimetri. Esistono anche esemplari più grandi, che superano i 50 cm, adatti ad angoli di soggiorno o ingressi. Per quanto riguarda il contenitore, la scelta del vaso può fare la differenza. I vasi in ceramica grezza o cemento opaco esaltano le linee della pianta. Quelli in terracotta chiara o in metallo nero danno un contrasto visivo che funziona bene in spazi di lavoro ordinati.

Dal punto di vista botanico, è una pianta robusta. Non soffre facilmente di parassiti, anche se può attirare cocciniglie se lasciato troppo tempo in condizioni di umidità eccessiva. Va tenuto lontano da correnti d’aria e non ama sbalzi termici. Il prezzo è accessibile. Le versioni piccole partono da circa sei euro, quelle medie stanno sotto i venticinque. Nei grandi centri come IKEA si trova spesso nella sezione piante con il nome Ficus, anche se non sempre è specificato Ginseng.
Si può acquistare facilmente anche online, ma conviene sempre controllare le condizioni di spedizione, per evitare danni al fusto. In alternativa, i garden center offrono spesso esemplari più curati con vasi già abbinati. Per chi lavora da casa o in spazi condivisi, è una pianta che si integra con facilità. Non modifica la gestione dell’ambiente, ma contribuisce a renderlo più equilibrato. A differenza di piante più ingombranti o sensibili, può convivere bene con libri, lampade, dispositivi elettronici.