Succede sempre più spesso: entri in una casa curata nei minimi dettagli e ti salta all’occhio quello specchio rotondo, bombato, con i bordi irregolari e una finitura così lucida da sembrare liquida. Lo vedi in foto, lo riconosci nelle riviste, lo ritrovi negli showroom. È il Rondo, lo specchio a ciambella firmato Zieta Studio, ed è diventato una delle ossessioni del momento tra designer e architetti d’interni. Ha la forma di un oggetto giocoso ma il peso di un pezzo importante. Piace perché è scultoreo, insolito, ma anche perché sa stare bene in spazi molto diversi tra loro.
L’ho visto inserito in ambienti minimalisti, sopra consolle essenziali, ma anche in contesti più eclettici, accanto a tappeti colorati e lampade vintage. Il punto è che non passa mai inosservato. Ha una presenza forte, grazie anche al materiale con cui è realizzato, l’acciaio gonfiato, che gli dà un aspetto quasi morbido pur essendo solido e freddo. Ed è proprio questo contrasto che lo rende così interessante.
Specchio Rondo di Zieta Studio in acciaio gonfiato: riflessi deformati e finiture uniche
Lo specchio parte da una tecnica inventata dallo stesso Oskar Zięta. Il processo è affascinante già sulla carta. Due lastre di acciaio inox, saldate con estrema precisione, vengono gonfiate dall’interno con aria compressa ad altissima pressione. Il risultato è un oggetto tridimensionale, lucido, che conserva tracce visibili della sua trasformazione. Le curve non sono perfette, i bordi sembrano piegarsi come se fossero stati modellati da un soffio. Ed è proprio in queste imperfezioni che lo specchio acquista carattere.

Ogni superficie riflette in modo diverso, ogni angolatura restituisce una luce leggermente distorta. Appeso in un ingresso, diventa il primo segnale che quella casa è pensata. In un soggiorno, porta movimento. In una camera, funziona come punto luce, anche senza finestre dirette. E poi c’è la questione delle finiture. Dal classico inox lucidissimo, che sembra liquido, fino alla linea Aurum dorata o alle versioni pastello della Cotton Candy Collection, ogni variante racconta una visione diversa.
La scelta del metallo gonfiato porta con sé una dichiarazione più profonda. È come se il materiale, anziché essere forzato in una forma rigida, fosse lasciato libero di esprimersi. C’è qualcosa di organico, quasi vivo, nel modo in cui le superfici reagiscono. Eppure tutto è perfettamente calcolato, gestito da un processo parametricamente programmato. La libertà è vera, ma guidata. È una filosofia che riflette bene il linguaggio del design contemporaneo, dove la materia non si domina ma si accompagna.

Il riferimento alla ciambella non è casuale. La forma richiama volutamente un anello gonfio, un oggetto che sembra morbido anche se è duro come il metallo. È proprio questo effetto visivo che lo rende irresistibile. Fa venir voglia di toccarlo, anche se sai già che è freddo. Crea un’interruzione nel ritmo dell’arredo, ma senza rompere l’armonia. Per chi ama gli interni minimali, è un ottimo punto di rottura. Per chi preferisce l’eccesso, diventa un pezzo statement. In entrambi i casi, funziona.
A seconda della dimensione, Rondo può essere usato da solo o inserito in una composizione più ampia, anche insieme ad altri oggetti in acciaio lucido dello stesso studio. È uno specchio, ma anche una scultura. Un complemento d’arredo che non cerca di fondersi ma di farsi notare.
E se vi sembra troppo fuori scala per una casa normale, aspettate di vederlo appeso a una parete bianca, senza nient’altro intorno. Basta quello per capire perché tutti, da architetti a stylist, stanno cominciando a volerlo.