Lavaggio a mano o in lavastoviglie? Ecco quale dei due conviene veramente

Con l’aumento delle spese domestiche, sempre più persone si chiedono se convenga davvero lavare i piatti a mano oppure affidarsi alla lavastoviglie.

La risposta non è così immediata, perché entrano in gioco diversi fattori: il numero di stoviglie da lavare, le abitudini quotidiane, l’efficienza degli elettrodomestici e persino lo stile di vita di chi vive la casa. A volte il lavaggio a mano sembra più pratico, altre volte la lavastoviglie offre vantaggi in termini di comodità e gestione dei consumi.

Ci sono famiglie numerose per cui un ciclo completo ogni giorno è indispensabile, e single o coppie che invece usano poche stoviglie e possono gestirle senza difficoltà manualmente. La questione non riguarda soltanto il risparmio economico, ma anche l’impatto ambientale e la qualità del tempo che ognuno vuole dedicare a queste faccende.

Risparmio e impatto ambientale

In termini di consumi, la lavastoviglie può offrire vantaggi significativi, soprattutto se utilizzata nel modo corretto. I modelli moderni, se pienamente caricati, utilizzano generalmente tra i 6 e i 9 litri d’acqua per ciclo, mentre il lavaggio a mano, lasciando scorrere continuamente l’acqua, può arrivare a consumare oltre 100 litri. Anche il consumo energetico è inferiore con apparecchi di classe alta, che riscaldano l’acqua in maniera più efficiente e ottimizzano i cicli di lavaggio.

Tuttavia, questi benefici si riducono notevolmente se la lavastoviglie non è piena o se il modello è datato e meno efficiente, mentre il lavaggio manuale, se fatto con accorgimenti – come riempire una bacinella, non lasciare l’acqua aperta durante il risciacquo e utilizzare acqua a temperatura moderata – può avvicinarsi come consumo di energia e acqua.

Una persona che sta riempiendo una lavastoviglie
Risparmio e impatto ambientale – designmag.it

Inoltre, è importante considerare l’impatto ambientale complessivo, includendo detersivi, smaltimento e usura degli utensili. In definitiva, più stoviglie produci ogni giorno, maggiore è il vantaggio della lavastoviglie, mentre per piccoli carichi il lavaggio a mano può rimanere competitivo.

Praticità, costi nascosti e scelta personale

Non sempre la scelta tra lavastoviglie e lavaggio a mano dipende solo dai numeri: la praticità d’uso e i costi non immediatamente visibili possono cambiare radicalmente il bilancio. L’acquisto di una lavastoviglie efficiente comporta un investimento iniziale non trascurabile, e va considerato anche lo spazio necessario in cucina e il consumo di elettricità e acqua durante il suo funzionamento.

Anche la manutenzione incide: filtri, pompe e componenti in plastica o gomma si usurano, e se non vengono puliti o sostituiti, l’efficienza cala e i consumi aumentano. Il lavaggio a mano, invece, ha un “costo” in termini di tempo e fatica: chi ha giornate impegnative può trovare difficile lavare con cura grandi quantità di stoviglie, rischiando anche di non igienizzare bene gli utensili.

Alcuni oggetti delicati, come pentole grandi, ceramiche pregiate o utensili in legno, possono subire danni in lavastoviglie, rendendo il lavaggio manuale più sicuro. Infine, le abitudini personali giocano un ruolo decisivo: chi ama pulire subito o non riempie mai completamente il cestello potrebbe trovare più pratico il lavaggio a mano, mentre chi cerca igiene e comodità potrà privilegiare la lavastoviglie.

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