La vicina mi ha detto che il nostro quartiere ha diritto ad uno sconto Tari del 60%: controlla se ci rientra anche il tuo

Sembra impossibile ma puoi effettivamente non pagare la Tari, ecco quello che devi sapere!

Se hai sentito nel tuo quartiere la notizia che è possibile avere lo sconto sulla Tari, potrebbe riguardare anche te, e si tratta di un caso specifico che riguarda lo smaltimento dei rifiuti.

La TARI, la Tassa sui Rifiuti, introdotta con la Legge di Stabilità 2014 n. 147/2013, è un tributo comunale destinato a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani che deve pagare chiunque possieda o detenga, a qualsiasi titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Quando è previsto lo sconto in Tari

Lo Studio Brocardi ha riassunto come, nei casi di disservizio, la legge preveda riduzioni obbligatorie della TARI, nello specifico secondo i seguenti due commi:

  • comma 656: in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione rifiuti o di interruzione per impedimenti, compresi motivi sindacali, la Tari è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa se viene riconosciuto dall’autorità sanitaria possibile danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente;
  • comma 657: in caso di raccolta non effettuata in alcune zone, la Tari è dovuta in misura non superiore al 40% della tariffa, da determinare anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita.
raccolta rifiuti
Quando è previsto lo sconto in Tari – designmag.it

La Corte di Cassazione si è anche espressa più volte sulle riduzioni della Tari, con sentenze quali:

  • Sentenza n. 19767/2020: Ha stabilito che la TARI è dovuta anche se l’utente non utilizza il servizio, a meno che l’ente impositore non autorizzi lo smaltimento autonomo. Tuttavia, la regolarità del servizio da parte dell’ente è una condizione per la piena debenza della tassa.
  • Ordinanza n. 2374/2023: Ha chiarito che la riduzione TARI spetta quando il servizio istituito non viene erogato correttamente. In caso di disservizio prolungato, l’utente può smaltire autonomamente con diritto a uno sgravio parziale, mantenendo comunque il diritto alla riduzione
  • Sentenza n. 9916/2023: Ha ribadito che la riduzione TARI richiede la prova specifica di una grave difformità del servizio di raccolta rispetto alle norme, con l’onere della prova a carico del contribuente.

In sintesi, la Cassazione riconosce il diritto alla riduzione della TARI in caso di disservizi significativi, ma richiede al contribuente di provare concretamente la difettosa erogazione del servizio.

Lo sconto non è però automatico, spetta perciò al contribuente fare richiesta, anzitutto inviando e certificando con documentazione il disservizio, può anche diffidare il Comune ad adempiere al proprio obbligo di erogare il servizio, e presentare un’apposita richiesta al Comune di appartenenza o esposto alla Procura della Repubblica. Molti Comuni hanno sul proprio sito la sezione dedicata ai reclami da parte dei cittadini, ai quali accedere mediante SPID o CIE.

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