Interruzione dell’acqua in casa, puoi chiedere un risarcimento ma nessuno te lo dice: basta presentare questa domanda

L'interruzione dell'acqua in casa crea un disagio, in alcuni casi è possibile chiedere un risarcimento per far valere i propri diritti.

Quando capita un’interruzione del servizio di energia elettrica oppure dell’acqua in casa è un problema, soprattutto se arriva improvvisamente. Sapere in anticipo che si dovrà fare a meno della luce o dell’acqua per un certo periodo è un conto ma se non si è preparata si potrà incorrere in grandi disagi.

Pensate, lavorate in smartworking e improvvisamente va via la luce quando la batteria del pc portatile è quasi scarica. Oppure si sta facendo la doccia e dopo essersi insaponati ecco che non esce più acqua dal rubinetto perché il servizio è stato interrotto e non si ha un serbatoio d’emergenza. Situazioni che creano disagi perché il disservizio non è stato comunicato in anticipo.

Un guasto può accadere, abbiamo visto diversi blackout capitare nel mese di luglio ma questo non significa che il cittadino debba rimanere senza un bene primario come l’acqua. In Italia la gestione del servizio idrico è regolata da ARERA ma sono i Comuni ad occuparsene a livello locale in modo diretto o tramite aziende affidatarie. L’acqua non è un bene commerciale come luce e gas, i clienti non possono scegliere il gestore ma hanno ugualmente dei diritti. 

Cosa fare se si rimane improvvisamente senz’acqua per un disservizio

L’interruzione del servizio idrico include il mancato flusso totale dell’acqua, una pressione dell’acqua troppo bassa, un flusso intermittente o a tratti, la fornitura con razionamenti oppure l’acqua non potabile. Se programmata, il gestore informerà i cittadini dell’interruzione almeno il giorno prima specificando anche l’inizio e la fine degli interventi.

Rubinetto senza acqua
Cosa fare se si rimane improvvisamente senz’acqua per un disservizio (Designmag.it)

Se capitano guasti improvvisi, rotture oppure emergenze non verrà dato alcun preavviso all’utenza. In tale caso il gestore ha il dovere di attivare un servizio sostitutivo entro 48 ore, garantire un servizio di pronto intervento attivo 24 ore al giorno per 7 giorni su 7 con numero verde gratuito e registrare le varie chiamate di segnalazione, dare istruzioni di sicurezza e garantire la continuità pur mancando l’energia elettrica.

Nel momento in cui il gestore non dovesse attivarsi come previsto dalla Legge allora l’utente potrà ottenere un indennizzo. Nello specifico, i cittadini hanno diritto ad un rimborso automatico se non dovesse essere rispettato il preavviso di 48 ore per interruzioni programmate, se l’intervento in caso di guasto non dovesse avvenire entro 48 ore e qualora non venga attivato un servizio alternativo.

Qualora l’interruzione causi gravi danni economici, l’utente potrà chiedere un risarcimento supplementare provando l’accadimento. Se il gestore non dovesse erogare il rimborso automatico o quello supplementare si potrebbe inviare un reclamo scritto e attende la risposta che dovrebbe arrivare entro 30 giorni.

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