E’ una delle tasse più temute: l’IMU (Imposta Municipale Unica) è una tassa locale che si paga sul possesso di immobili, come case (esclusa l’abitazione principale non di lusso), negozi, uffici e terreni edificabili.
L’IMU devono pagarla i proprietari degli immobili, i titolari di diritti reali di godimento (come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) o i locatari in caso di leasing per tutta la durata del contratto. In sintesi, se possiedi una seconda casa o altri tipi di immobili (non l’abitazione principale di categoria catastale non di lusso), molto probabilmente rientri tra coloro che devono versare l’IMU.
IMU, cosa cambia per chi non paga: le sanzioni
E’ fondamentale, quando si parla di tasse, non dimenticare mai le date di scadenza. Per quanto riguarda l’IMU, le date di pagamento annuali sono generalmente le seguenti:
- Acconto: entro il 16 giugno di ogni anno. Questa rata corrisponde all’imposta dovuta per il primo semestre.
- Saldo: entro il 16 dicembre di ogni anno. Questa rata serve a saldare l’imposta complessiva per l’intero anno, tenendo conto delle aliquote aggiornate stabilite dal Comune e sottraendo quanto già versato con l’acconto.

E’ anche possibile effettuare il pagamento in un’unica soluzione annuale entro la scadenza dell’acconto, quindi sempre entro il 16 giugno. Ma cosa succede per il mancato versamento di questa tassa? Dal 1° settembre 2024, con il decreto Sanzioni, le maggiorazioni applicate per omesso versamento dell’IMU hanno subito un cambiamento: a partire da questa data, la sanzione per mancato versamento di imposte o tasse scende dal 30% al 25%.
Ciò significa che per il 2024, l’acconto IMU non pagato (scaduto il 16 giugno) è ancora sanzionato al 30%, mentre il saldo IMU di dicembre, se non versato, avrà una sanzione del 25%. Dal 2025 in poi, sia l’acconto che il saldo IMU avranno una sanzione del 25% in caso di mancato pagamento.
Se non versi le tasse entro la scadenza, ti verranno applicate delle sanzioni, ma l’importo varia a seconda di quanto tempo passa. Questo è quanto stabilito per le violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024:
- Se il ritardo supera i 90 giorni, la sanzione è del 25% dell’importo dovuto.
- Se paghi entro 90 giorni dalla scadenza, la sanzione si dimezza, scendendo al 12,5%.
- Se il ritardo è di massimo 15 giorni, la sanzione è ancora più bassa: si calcola lo 0,8333% per ogni giorno di ritardo.
Anche per il ravvedimento operoso ci sono delle novità. Se commetti una violazione dal 1° settembre 2024 in poi e decidi di regolarizzare la tua posizione, le sanzioni saranno più leggere:
- Se paghi entro 90 giorni dalla scadenza, la sanzione si dimezza, arrivando al 12,50% dell’importo dovuto.
- Se sei ancora più rapido e saldi entro i primi 15 giorni dalla scadenza, la sanzione giornaliera sarà appena dello 0,83% (che equivale a un quindicesimo del 12,50%).
Adesso che conosci bene l’Imu cerca di capire se sei in regola oppure come fare per esserlo!