Di Maria Laura Leo | 27 Dicembre 2021

Foto Shutterstock | Kostikova Natalia
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La casa non è più una semplice dimora in cui trascorrere il proprio tempo libero, in cui trovare rifugio e in cui sentirsi a proprio agio. Ormai sempre più persone cercano di trasformarla, attraverso l’architettura e il design, in un vero e proprio tempio del benessere. È per questo motivo che gli amanti dell’arredamento, costantemente alla ricerca di nuove soluzioni e tendenze da replicare nella loro abitazione, cercano spunti e idee online e, nell’ultimo periodo, anche sui social network, soprattutto quelli in cui giocano un ruolo fondamentale le foto. Tra le tendenze più ricercate e apprezzate sui social per il 2022 sembrerebbe avere la meglio quella che prevede il raggiungimento del benessere domestico attraverso l’organizzazione precisa e ordinata degli spazi vitali. Questa moda non è altro che il metodo KonMari, così battezzato in onore della sua fondatrice Marie Kondo.
In cosa consiste il metodo KonMari
Il metodo KonMari parte da un’idea espressa dalla scrittrice giapponese Marie Kondo, autrice del best-seller “Il magico potere del riordino”. Il libro, che in pochi passi aiuta a migliorare gli spazi abitativi puntando sull’ordine e sull’organizzazione, sembrerebbe essere il punto di partenza della nuova tendenza che sarebbe in grado di portare un grande benessere all’interno dell’abitazione. Il motivo sta nel fatto di optare per un’organizzazione consapevole e infallibile, che permetterebbe di raggiungere l’ordine esteriore e interiore, con conseguenze positive anche a livello psicologico.
Interior design e psicologia si fondono
Il concetto di “ordine esteriore – benessere interiore” era stato già sviluppato da altre tendenze. Una fra tutte, giusto per fare un esempio, è quella dell’Home Decluttering, che propone di liberarsi da tutto il superfluo per vivere meglio e più felicemente. Il metodo KonMari, sostanzialmente, si pone sulla stessa scia, spingendo verso la sistemazione degli spazi vitali per fare ordine all’esterno e sentirsi bene internamente. Si tratta di una visione che punta alla relazione tra interior design e psicologia, con un occhio sicuramente avanguardista e contemporaneo che ha più a cuore la funzionalità dell’estetica e preferisce la praticità dell’ordine alla ricchezza del superfluo.
Parole di Maria Laura Leo
Laureatami a Bari in Architettura nel 2014, dall'anno successivo esercito la libera professione di architetto in provincia di Matera. Sono redattrice freelance per diverse testate giornalistiche e scrivo articoli su tematiche inerenti l'architettura e il design, attività che mi consente di abbinare l'oggetto del mio lavoro alla mia passione per la scrittura.
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