I rapporti tra vicini sono disciplinati dal regolamento condominiale, dal Codice Civile e in rari casi anche dal Codice Penale. L’esigenza di una normativa nasce da fatto che condividendo spazi comuni possono nascere delle divergenze e conflitti non sanabili se non con direttive chiare e indiscutibili.
Quando si vive in un condominio bisognerebbe fare il possibile per intrattenere rapporti amichevoli o quando meno rispettosi con i vicini. Si deve tentare di mediare, di ascoltare il punto di vista dell’altro e di non compiere azioni che possano recare disturbo per il quieto vivere e per non avere problemi.
Purtroppo non è sempre facile, ecco perché c’è un regolamento condominiale a stabilire diritti, doveri, regole da seguire e le conseguenze se si dovessero violare le direttive. E dove il regolamento non arriva ci pensa il Codice Civile. Tanti condomini non sanno, però, quali sono i propri diritti e quando possono richiedere un risarcimento. Subiscono, ad esempio, rumori molesti a qualsiasi ora se il vicino sta ristrutturando casa ma in realtà non sono costretti a farlo.
Lavori troppo rumorosi, si può chiedere un risarcimento
Ogni condomino ha diritto di ristrutturare la propria abitazione ma non può recare disturbo agli altri condomini nelle fasce orarie di silenzio. Generalmente il regolamento comunale permette di svolgere lavori rumorosi come l’abbattimento di pareti e tramezzi o la posa di serramenti tra le 8.00 e le 12.30/13.00 e dalle 15.30 alle 18.30/19.00 esclusi domenica e giorni festivi. Il regolamento condominiale può accettare queste indicazioni o renderle più restrittive ad esempio stabilendo che interventi recanti disturbo non possono iniziare prima delle 9.00.

Dovendo agire al di fuori degli orari stabiliti, l’impresa dovrà chiedere un’autorizzazione all’amministrazione altrimenti i vicini potranno intentare una casa sia contro la ditta appaltatrice che contro il proprietario dell’immobile in fase di ristrutturazione. Se i vicini dovessero ritenersi danneggiati dalle immissioni sonore nelle ore di silenzio potranno chiedere i danni al committente che non vigila sugli interventi. Servirà una perizia fonometrica per dimostrare che sono state superate le soglie di tollerabilità.
Una volta accertata la violazione del regolamento comunale sugli orari di svolgimento dei lavori di ristrutturazione rumorosi si applicherà una sanzione amministrativa pecuniaria. In più, il mancato rispetto del regolamento condominiale può portare ad una sanzione se espressamente stabilito nel regolamento stesso. Per quanto riguarda l’importo della multa si fa riferimento all’articolo 70 del CC secondo cui per le infrazioni al regolamento del condominio è previsto il pagamento di 200 euro che in caso di recidiva arriva a 800 euro.