Negli anni mi sono accorto che i miei termosifoni avevano perso completamente il loro aspetto originale: la vernice si era opacizzata, qua e là comparivano segni di ruggine e l’insieme dava un’impressione di trascuratezza.
Pur funzionando perfettamente, esteticamente risultavano fuori posto rispetto al resto della casa. Ho quindi cercato un modo per rinnovarli senza doverli smontare o sostituire, scoprendo che con un po’ di pazienza e i prodotti giusti si può ottenere un risultato davvero sorprendente.
Non serve essere esperti di fai da te: bastano pochi accorgimenti e qualche attenzione ai dettagli. In questo articolo spiego come è possibile riportare i termosifoni a nuova vita, trasformandoli in elementi ordinati e gradevoli alla vista, senza interventi complicati.
Preparazione e protezione dell’area
La preparazione è la fase più importante per ottenere un risultato duraturo e pulito.
Prima di tutto ho spento l’impianto di riscaldamento e atteso che i termosifoni fossero completamente freddi: lavorare su superfici calde può compromettere l’adesione della vernice e creare aloni.

Successivamente, ho coperto accuratamente pavimento e pareti con teli di plastica o vecchi giornali, fissandoli con nastro adesivo per evitare macchie o schizzi indesiderati. Ho poi pulito ogni parte del termosifone con un panno in microfibra e un detergente sgrassante delicato, eliminando residui di polvere e sporco accumulato negli anni. Nelle zone dove la vernice era rovinata o arrugginita ho usato una spazzola metallica, levigando leggermente la superficie.
Dopo aver rimosso i residui con un panno asciutto, ho applicato un fondo antiruggine, indispensabile soprattutto per i modelli in ghisa, che tendono a ossidarsi più facilmente. Solo quando tutto è risultato perfettamente asciutto ho potuto passare alla fase successiva, scegliendo uno smalto all’acqua resistente al calore, pensato appositamente per i termosifoni, così da mantenere una buona resa estetica e un’efficace diffusione del calore.
 
					






