I condomini ti vietano gli affitti brevi, possono farlo? Quando non ti serve un’autorizzazione

Si parla di affitti brevi e della possibilità di locare l'appartamento in condominio

Quando si possiede una seconda casa è giusto pensare di affittarla per ricavarci una rendita mensile. Se l’idea è di procedere non con una tradizionale locazione con cedola secca (modalità più diffusa) ma con affitti brevi bisogna approfondire i paletti entro cui muoversi per non rischiare di dover cambiare i piani.

In Italia ci sono circa 5,5 milioni di seconde case ossia il 17% degli immobili totali. Una famiglia su cinque ha una seconda abitazione prevalentemente in località turistiche, montane o costiere. L’acquisto è dettata da un’esigenza dilettevole, dunque. Una casa al mare in cui passare l’estate o in montagna per trascorrere weekend immersi nella natura. I costi di mantenimento di questa seconda casa, però, sono importanti.

Ecco perché tante famiglie decidono di far diventare l’immobile un investimento soprattutto se si tratta di un’eredità ricevuta improvvisamente. La via preferita è quella degli affitti brevi soprattutto se la casa si trova in una città d’arte oppure in una località turistica o in una posizione strategica. Se si tratta di un appartamento in un condominio, però, prima di realizzare il progetto ci sono delle questioni da approfondire.

Quando il condominio può vietare gli affitti brevi

Gli affitti brevi prevedono contratti della durata massima di 30 giorni. Quando si affitta un appartamento ai turisti la decisione può non andare a genio ai condomini. Questi si ritroveranno continuamente estranei nell’edificio e non tutti saranno gentili e rispettosi delle regole. Il proprietario di casa che mette in locazione il proprio immobile, però, sta esercitando un suo diritto di proprietà per avere un profitto. Quale delle due posizioni prevale?

uomo mostra contratto affitto a un altro
Quando il condominio può vietare gli affitti brevi – designmag.it

C’è un solo caso in cui il condominio può negare gli affitti brevi. Il divieto deve essere espressamente scritto nel regolamento condominiale e avere determinate caratteristiche. Una delibera assembleare non è sufficiente, i condomini non hanno il potere di limitare l’uso del singolo della sua proprietà esclusiva.

Unico strumento a sostegno della sicurezza e della privacy è, come detto, il regolamento condominiale di natura contrattuale (non un semplice regolamento). Occorre consultare il regolamento redatto in origine dal costruttore dell’edificio allegato e richiamato ad ogni atto di compravendita e dunque approvato da ogni proprietario di un’unità immobiliare. Se questo tipo di regolamento esplicitamente vieta di destinare la casa agli affitti brevi con una clausola chiara e specifica allora non si potrà procedere con il progetto. Se il divieto riguarda B&B, pensione, affittacamere e non specifica gli affitti brevi non ci sarà alcuna limitazione all’investimento.

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