Ho ricevuto in donazione una casa con un mutuo sopra, spetta a me pagarlo? Cosa devi subito fare per metterti in regola

Una casa con mutuo attivo viene donata, chi la riceve quali obblighi avrà nei confronti della banca? Vediamo se dovrà pagare le rate mensili.

La donazione di un immobile è una prassi molto comune soprattutto tra genitori e figli. Un gesto molto importante che permetterà di avere un tetto sopra la testa senza dover spendere migliaia e migliaia di euro. Cosa accade, però, se l’abitazione donata ha un mutuo attivo che prevede, quindi, il pagamento di rate mensili per diversi anni?

Avere la liquidità necessaria per comprare casa senza mutuo è un sogno per tante persone. L’unica realtà che conoscono è chiedere un grosso finanziamento ad un istituto di credito e iniziare a pagare rate mensili per moltissimi anni, anche 30. Un periodo che sembra infinito ma necessario per poter avere una casa di proprietà.

Volendo donare questa casa al figlio si potrà procedere tranquillamente dato che la Legge non impedisce la donazione di un immobile con ipoteca. Il figlio riceverà l’immobile e ne diventerà proprietario mentre il mutuo non passerà direttamente al donatario ossia colui che ha ricevuto il bene. Resterà al genitore che dovrà continuare a pagarlo.

Donazione di un immobile con mutuo, ecco gli scenari possibili

La casa che viene donata diventa di proprietà del donatario ma il mutuo rimane un dovere del donante. Ritornando al caso del papà che dona casa al figlio, sarà il genitore che continuerà a pagare le rate del mutuo perché cambiare intestatario dell’immobile non è sufficiente per trasferire anche il finanziamento. Chi ha firmato in contratto di mutuo dovrà corrispondere le rate fino alla scadenza.

Dare chiavi di casa
Donazione di un immobile con mutuo, ecco gli scenari possibili (Designmag.it)

Esiste comunque la possibilità di donare non solo la casa ma di passare anche il mutuo al donatario. Le parti possono mettersi d’accordo e stabilire che con la donazione vengano trasferiti sia l’immobile che il finanziamento. In questo caso sarà il figlio diventato proprietario dell’abitazione a continuare a versare le rate mensili. Si chiama accollo del mutuo e può essere di due tipi.

Cumulativo se la responsabilità del pagamento rimane condivisa tra chi dona e chi riceve oppure liberatorio se chi dona non avrà più alcuna responsabilità nei versamenti. Una volta decisa la tipologia di accollo bisognerà chiedere alla banca l’approvazione del passaggio. L’istituto di credito valuterà l’affidabilità creditizia dei nuovo proprietario e verificherà che sia in grado di pagare le rate senza rischio di insolvenza. Se la banca darà il via libera si stipulerà l’atto davanti ad un notaio.

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