Ho isolato i muri di casa senza cappotto termico: fatto tutto da solo spendendo pochissimo

Quando ho scoperto che le bollette del riscaldamento stavano diventando insostenibili, ho capito che dovevo intervenire sull’isolamento delle pareti esterne. Il problema?

Vivo in un condominio dove installare un cappotto termico esterno era impossibile per questioni burocratiche e di costi condivisi. Così ho deciso di agire da solo, optando per l’isolamento interno.

Con pazienza, ricerca e tanta determinazione, sono riuscito a completare il lavoro spendendo una frazione di quanto avrebbe richiesto un intervento professionale. Il risultato è stato sorprendente: la temperatura interna è migliorata notevolmente e i consumi energetici si sono ridotti del 30%. ùIn questo articolo voglio condividere la mia esperienza pratica, spiegando quali materiali ho scelto e come ho realizzato tutto in autonomia.

La scelta dei materiali: qualità senza spendere una fortuna

Ho puntato su pannelli in polistirene estruso e cartongesso, una combinazione economica ma efficace. Dopo aver confrontato diverse opzioni al negozio di edilizia, ho optato per pannelli isolanti da 4 cm di spessore, sufficienti per ottenere un buon risultato termico senza rubare troppo spazio alle stanze.

Il costo totale dei materiali per una camera da letto di 15 metri quadri è stato di circa 180 euro, includendo pannelli, lastre di cartongesso, colla, viti e profili metallici.

Un uomo che sta mettendo sul muro dei pannelli isolanti
La scelta dei materiali: qualità senza spendere una fortuna – desingmag.it

La scelta del polistirene è stata strategica: è leggero, facile da tagliare con un semplice cutter e garantisce ottime prestazioni isolanti. Ho evitato materiali più costosi come il sughero o la lana di roccia, pur riconoscendone la qualità superiore, perché volevo mantenere il budget contenuto.

Per le stanze più umide, come il bagno, ho acquistato pannelli con trattamento antimuffa, spendendo solo 20 euro in più ma guadagnando tranquillità. Un consiglio importante: acquistate tutto in un’unica soluzione nei periodi di promozione, ho risparmiato il 15% aspettando un’offerta del negozio.

La posa in opera: tecnica e accorgimenti per un lavoro perfetto

Ho iniziato preparando accuratamente le pareti, rimuovendo vecchi strati di pittura e risolvendo piccole infiltrazioni d’umidità. Questo passaggio preliminare è fondamentale: applicare isolante su una parete umida o danneggiata vanifica completamente l’intervento e può creare problemi di muffa.

Ho utilizzato uno stucco riempitivo per le crepe e un primer antimuffa sulle zone più critiche, investendo circa 40 euro ma salvaguardando il risultato finale.

Per la posa ho seguito un sistema misto: nei punti regolari ho incollato direttamente i pannelli con adesivo specifico, mentre nelle zone con tubature o irregolarità ho costruito una leggera struttura metallica. Ho lavorato nel weekend, dedicando circa tre giorni per completare una stanza.

Il trucco è procedere con calma, verificando sempre la planarità con una livella laser economica (presa in prestito da un amico).

Dopo aver fissato l’isolante, ho applicato le lastre di cartongesso, stuccato le giunzioni e passato due mani di pittura traspirante. Il risparmio rispetto a un professionista? Circa 800 euro solo di manodopera per quella stanza, considerando che avrei speso almeno 1.200 euro totali contro i miei 220 euro di materiali.

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