Gruppi arredamento Facebook: come i ladri scelgono la prossima casa da svaligiare

Sei iscritto ad uno di quei gruppi sull’arredamento di Facebook? Fai attenzione: così i ladri scelgono la prossima casa da svaligiare. 

Su Facebook ci sono tanti gruppi in cui si mostra con orgoglio la propria casa, acquistata e arredata magari facendo tanti sacrifici. Spesso su questi gruppi si mostrano foto per chiedere dei consigli (“C’è qualcosa che dovrei aggiungere?” “Dovrei cambiare qualcosa?”, “Cosa potrei mettere qui?”).

Ma purtroppo non dobbiamo guardare solo al lato bello di questa “community” che si crea con gli altri utenti. Infatti, fra le tantissime persone iscritte a questi gruppi potrebbero essere malintenzionati che, grazie alle foto postate, possono scegliere la prossima casa da svaligiare. 

I ladri nei gruppi di arredamento Facebook: cosa sapere

Senza accorgercene, le foto postate sui gruppi di arredamento Facebook possono rivelare molto più di quanto vorremmo, trasformandosi in una sorta di mappa della casa e dando informazioni che, messe insieme, possono permettere a chi osserva di capire dove viviamo, come è fatta la nostra abitazione e quando è vuota.

Donna digita su PC, Facebook sullo schermo
I ladri nei gruppi di arredamento Facebook: cosa sapere – designmag.it

Con “mappatura” si intende la ricostruzione mentale o digitale della casa basata su più foto e dettagli pubblici. Ogni post pubblicato aggiunge un tassello: una finestra che mostra la strada, una parete con una presa elettrica visibile, un’inquadratura in cui si riconosce un giardino o un condominio vicino. Quindi, pubblicando più foto di più stanze nel tempo, si possono unire questi indizi e farsi un’idea della disposizione interna: dove si trova l’ingresso, dove sono le finestre o le porte, perfino quali oggetti di valore sono esposti.

E purtroppo chiunque, anche chi non è esperto di tecnologia, può sommare gli indizi (l’esterno visibile da una finestra, un numero civico riflesso in uno specchio, una targa d’auto, un quadro con il nome di famiglia) e capire dove si trova quella casa. Il punto è che spesso quei gruppi sono pubblici, quindi le foto postate sono visibili anche a persone estranee esponendosi a rischi davvero elevati che quelle immagini possano finire in mano a chiunque, anche ai malintenzionati.

Donna con smartphone in galleria foto, davanti a lei PC con FB
I ladri nei gruppi di arredamento Facebook: cosa sapere – designmag.it

Ma la soluzione non è rinunciare a condividere, ma imparare a farlo con qualche accorgimento:

  1. Mostra solo ciò che serve, quindi concentrati solo su dettagli d’arredo (un angolo, un mobile, un particolare). Evita foto panoramiche che mostrano più stanze insieme o da cui si possa ricostruire la planimetria
  2. Elimina indizi riconoscibili controllando se nella foto compaiono targhe, numeri civici, documenti, o viste dalla finestra che identificano la zona. Puoi ritagliare, coprire o sfocare le parti sensibili
  3. Disattiva la posizione perché spesso le fotocamere e gli smartphone salvano automaticamente le coordinate GPS nelle immagini. Disattiva il “geotag” dalle impostazioni o rimuovi la posizione prima di caricare la foto
  4. Evita post in tempo reale senza scrivere “ora parto per il weekend” o “casa libera fino a lunedì”. Meglio condividere dopo, usando formule generiche come “qualche settimana fa abbiamo finito la cucina”
  5. Usa gruppi chiusi o moderati controllando prima chi può vederlo o se il gruppo è privato. Meglio scegliere gruppi chiusi e verificare chi ne fa parte
  6. Proteggi il tuo profilo assicurandoti che non sia completamente pubblico.  Limita la visibilità dei post agli “amici” e attiva l’autenticazione a due fattori per evitare intrusioni
  7. Attenzione ai commenti perché anche questi possono rivelare informazioni personali. Evita di rispondere con dati precisi (“Sì, siamo in via Roma!” o “Abitiamo al terzo piano”). Se qualcuno chiede troppi dettagli, meglio non rispondere pubblicamente.

Se ti accorgi di aver già postato delle foto che mostrano dettagli sensibili, modifica le impostazioni di privacy del post (da “pubblico” a “solo amici”), cancella le immagini “incriminate” o chiedi ai moderatori del gruppo di rimuovere eventuali repost: insomma hai più vie per risolvere. Se qualcuno ti contatta o usa le tue foto senza permesso, infine, segnala comportamenti sospetti alle autorità. 

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