Donare denaro e casa ai figli: con la normativa 2024 puoi trovarti nei guai con legge e Fisco

Fai attenzione a donare casa e denaro ai figli. L’ultima normativa del 2024 potrebbe metterti in guai seri con la legge: Fisco in agguato.

Il desiderio di ogni genitore è sicuramente quello di permettere ai figli di crescere senza pensieri. Nel caso in cui si fa parte di una famiglia numerosa potrebbe anche sorgere la volontà di non fare differenza tra figli. Questo però non è un problema della legge che ha stabilito che i fratelli non devono avere per forza uno stesso trattamento. L’unica cosa che stabilisce il Codice civile è che a ciascuno di loro sia riconosciuta una quota minima del patrimonio del genitore, che prende il nome di “legittima”.

Questa quota può variare in valore a seconda dei legittimari che concorrono nella spartizione del patrimonio dei genitori. Questa può anche essere data attraverso degli atti di donazione, piuttosto che tramite eredità. Questa non è la sede per individuare le quote legittime. Piuttosto però si può far luce nei casi in cui legge e Fisco potrebbero penalizzare i genitori in caso di donazione di denaro o case. È importante quindi analizzare tutte le casistiche e come comportarsi nei limiti della legge.

Donare denaro e casa ai figli, attenzione alla normativa: ti mette nei guai con legge e Fisco

La donazione di beni o denaro ai figli è un gesto che richiede attenzione. Infatti bisogna assolutamente evitare degli errori per non incappare in complicazioni legali. Escludendo le donazioni di valore insignificante, che possono essere fatte tramite consegna diretta di contanti o bonifico bancario, ci sono tre principali modi per effettuare una donazione ai figli: l’intestazione di un immobile, la donazione di una somma di denaro o l’acquisto di una casa.

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Come donare correttamente casa ai propri figli – DesignMag.it

Per quanto riguarda l’intestazione di un immobile, questa deve essere effettuata tramite notaio e in presenza di testimoni, altrimenti rischia di essere nulla. La donazione viene considerata un anticipo della quota di legittima, e il figlio deve tenerne conto per valutare i suoi diritti successivamente. Se l’immobile ha un valore inferiore a 1 milione di euro, non è dovuta l’imposta di donazione, ma solo l’imposta di registro e altre tasse.

Mentre per le donazioni di denaro, se non sono destinate a uno scopo specifico, possono essere fatte direttamente o tramite atto notarile, a seconda del valore. È sempre consigliabile utilizzare il bonifico bancario specificando la causale come “donazione” o simile. Infine l’acquisto di una casa può essere considerato una forma indiretta di donazione, dove il genitore fornisce al figlio la somma necessaria per l’acquisto. Anche in questo caso è consigliabile utilizzare il bonifico bancario e l’atto notarile per il trasferimento della proprietà.

In caso di donazioni informali senza notaio, il bene non diventa effettivamente di proprietà del donatario fino a quando non viene consegnato. È importante quindi effettuare il trasferimento dei contanti o il bonifico per rendere la donazione valida e definitiva. Inoltre le donazioni di valore significativo devono essere fatte tramite atto notarile per essere legalmente valide.

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