Ti spaventa il costo del riscaldamento a pavimento? Eppure è la scelta più economica (e sostenibile) che puoi fare oggi

Meno termosifoni, più comfort e risparmio a lungo termine. Il riscaldamento a pavimento oggi si può installare anche in case già esistenti grazie ai nuovi sistemi ribassati.

Quando si parla di riscaldamento a pavimento, le prime reazioni spesso sono di diffidenza. Troppo costoso, troppo complicato, solo per chi sta rifacendo tutto da zero. È un pensiero diffuso e anche comprensibile, se si considera l’idea che ci siamo fatti di questo tipo di impianto: qualcosa di moderno e inaccessibile, da case da copertina o da nuova costruzione. Ma basta parlare con chi ce l’ha da qualche anno per capire che la storia è un’altra. Il punto non è solo quanto costa all’inizio, ma quanto fa risparmiare dopo.

Il calore arriva da sotto, costante, uniforme, senza zone fredde o termosifoni da evitare. E questo non significa solo più comfort, ma anche più libertà. Più spazio visivo, meno vincoli per l’arredo, più pulizia nell’insieme. Certo, bisogna sapere quando conviene davvero, come installarlo bene, con quali sistemi funziona meglio. Ma il salto non è così proibitivo come sembra, soprattutto oggi che esistono versioni a basso spessore adatte anche a ristrutturazioni leggere. Il riscaldamento a pavimento è una di quelle scelte che sembrano impegnative finché non le fai. Poi ti chiedi perché non ci hai pensato prima.

Come funziona davvero il riscaldamento a pavimento e quando conviene davvero

Una delle prime cose che si nota, dopo aver vissuto con il riscaldamento a pavimento, è la stabilità del calore. Non ci sono più picchi improvvisi o punti freddi vicino alle finestre. Il calore sale in modo naturale, uniforme, senza circolazione d’aria forzata. Questo ha un impatto diretto sulla percezione dello spazio, che risulta più accogliente ma anche più sano. In casa si respira meglio, letteralmente. Non si solleva polvere, non ci sono correnti, è un clima più stabile e pulito. Chi soffre di allergie lo nota subito.

riscaldamento a pavimento
Come funziona davvero il riscaldamento a pavimento e quando conviene davvero – designmag.it

Dal punto di vista dell’estetica, il vantaggio è evidente. Non dover più tener conto dei termosifoni vuol dire avere pareti libere, mobili disposti in modo più coerente, spazi più leggeri. Nei progetti di interni contemporanei questo fa la differenza. Spesso si sottovaluta quanto un impianto invisibile possa contribuire a rendere un ambiente più armonico. E invece succede esattamente questo. Avere una fonte di calore nascosta, che non ingombra, permette di lavorare meglio con volumi, luci e colori.

Sul tema dei consumi, va fatta chiarezza. È vero che l’investimento iniziale è più alto rispetto a un impianto con termosifoni, ma i dati sui consumi parlano chiaro. Funzionando a bassa temperatura, intorno ai 30-35 gradi, e abbinato a una caldaia a condensazione o a una pompa di calore, il risparmio si vede subito. E con il tempo si accumula. I costi si ammortizzano in pochi anni, soprattutto se si considera che l’impianto ha una durata molto lunga e non richiede particolari manutenzioni.

piedi su pavimento
Tutti i vantaggi pratici che ti migliorano la vita – designmag.it

La vera svolta è arrivata con i sistemi a basso spessore. Fino a qualche anno fa, il riscaldamento a pavimento era quasi esclusivo delle nuove costruzioni. Oggi invece esistono soluzioni da 15-20 mm di spessore che possono essere applicate anche sopra un pavimento esistente. Questo ha cambiato tutto. Vuol dire poterlo inserire in una ristrutturazione anche parziale, senza dover demolire o rifare l’intero massetto. In un appartamento anni ’60, ad esempio, si può rinnovare tutto il sistema termico senza stravolgere la struttura.

Ultimo punto, ma non meno importante, la sostenibilità. Un impianto a pavimento consuma meno, usa meno energia, e lavora benissimo con fonti rinnovabili. Se abbiniamo a una pompa di calore un impianto fotovoltaico, il risparmio energetico diventa strutturale. Ma anche in assenza di impianti green, il solo fatto di ridurre la temperatura dell’acqua di mandata ha un impatto. È una scelta che guarda avanti, che rende la casa più efficiente, più attuale, e soprattutto più piacevole da abitare.

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