Devi cambiare il frigorifero: diventa fuorilegge con la nuova legge UE, tempi e costi

Cambiare il frigorifero diventa per molti obbligatorio dopo la nuova normativa UE che impone non solo quando ma anche la tipologia. 

Le Direttive europee si fanno sempre più stringenti e hanno ripercussioni nella vita di tutti gli italiani, obbligandoli direttamente a effettuare delle spese necessarie. Prima la questione case green, poi lo stop alle caldaie a gas, quindi a tutto ciò che può inquinare in vista del 2050 con il pacchetto zero emissioni.

Un compito audace e fondamentale per la salute e la vivibilità di tutti che impone di conseguenza delle scelte economiche che richiedono la partecipazione della cittadinanza e che saranno applicate individualmente da ogni singolo Paese in modo differente e nella misura possibile.

Cambiare il frigorifero diventa obbligatorio: tempi e costi

Il problema di questo elettrodomestico, nello specifico di quelli a gas fluorurati, è che emettono sostanze che alla lunga sono inquinanti e quindi, insieme ad altri prodotti, rientra nel pacchetto di cose che devono essere smaltite e sostituite. Sono i gas chiamati FGAS a essere il problema, questi si trovano anche negli estintori, nei commutatori elettrici e in tantissimi altri strumenti.

frigorifero fuorilegge con la nuova legge UE, tempi e costi
Chi deve comprare un nuovo frigorifero (designmag.it)

La decisione del Parlamento UE sui frigoriferi è storica perché si tratta proprio di un prodotto di uso comune quindi è chiaro che ovviamente le ripercussioni si faranno sentire per tutti. Per capire se bisogna cambiare il frigo quindi se si rientra in questo schema bisogna vedere la tipologia. È importante perché la conseguenza è una multa veramente salata. Ovviamente il problema è in generale anche di quei frigo che consumano troppo quindi se hanno una classe energetica troppo avanzata. Tale prodotto non deve consumare oltre 200 KwH annui.

Il piano dell’UE è molto più vasto e riguarderà tutto ciò che è con i gas quindi dai condizionatori alle caldaie a gas. Secondo la tabella di marcia entro il 2030 tutti gli edifici dovranno passare a una classe energetica E, entro il 2033 a una classe D ed entro il 2040 a un livello che possa poi, dieci anni dopo, arrivare a zero emissioni. Si evince quindi come la sfida sia molto ardua, soprattutto in Paese così popoloso come l’Italia e laddove ci sono tantissimi edifici datati che andranno ristrutturati per rispondere alle nuove necessità.

A questo si aggiunge anche tutto il pacchetto relativo ad elettrodomestici e sistemi simili che dovranno essere aggiornati, un problema ulteriore ma sicuramente necessario in vista di un taglio netto a consumi e sprechi energetici. Chi ha un vecchio frigo al momento lo può tenere, la riduzione potrebbe partire effettivamente tra due anni ma sicuramente inizialmente sarà volta a bloccare la vendita dei nuovi, come accadrà per le caldaie, successivamente si passerà al blocco diretto di chi li possiede.

Il problema è che la classe A al momento è introvabile dopo il cambio delle valutazioni recenti, per un frigorifero degno di nota e comunque che rispetti la normativa attualmente va considerata una spesa di 800 euro, che potrebbe salire laddove la scarsità dei materiali spinga una riduzione della produzione e una richiesta sempre maggiore per rispettare le scadenze.

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