Spesso accade, senza che noi ne siamo a conoscenza, che per alcuni errori come richieste doppie di pagamento, ci ritroviamo nostro malgrado a dover pagare più del dovuto sulle bollette a nostro carico. In particolare, c’è un motivo per cui potrebbe addirittura non essere più necessario pagare alcune bollette. Vediamo in quali casi particolari.
Le bollette di acqua, gas e luce, potrebbero a volte andare in prescrizione, ciò vuol dire che non è necessario il pagamento delle stesse. Nello specifico, la prescrizione sulle bollette di luce e gas è regolamentata a partire dal 1° marzo 2018, da quando cioè è possibile chiederne l’applicazione per l’errato invio di conguagli vecchi o gravi ritardi nella fatturazione dell’energia elettrica o gas da parte dei venditori. Ciò permette di dover pagare solo il dovuto degli ultimi 24 mesi, e per questo è fondamentale anzitutto conservare tutte le bollette di luce e gas, come quelle dell’acqua, degli ultimi due anni.
Prescrizione delle bollette, come funziona
L’esistenza della prescrizione deve essere comunicata dal venditore al cliente all’invio della fattura, o almeno giorni prima della scadenza del pagamento dovuto, mntre per i conguagli il cliente può opporsi al pagamento se il venditore non ha inviato fattura per un periodo che supera i due anni. Se superano i due anni, stesso discorso vale per le bollette dell’acqua.

Secondo la legge di Bilancio 2020, possono chiedere di non pagare le vecchie bollette i clienti domestici, le microimprese con meno di 10 dipendenti, i professionisti come architetti e avvocati. Appartenendo a queste categorie e ricevendo una fattura posteriore al 1° gennaio 2020 con consumi di oltre due anni precedenti, si può invocare la prescrizione. Questo consente di comunicare al fornitore il rifiuto di pagare i vecchi importi per via della decadenza legale.
In caso di richiesta di pagamento di una bolletta molto vecchia che secondo la legge è già prescritta, è necessario controllare il tempo previsto per la prescrizione e inviare una lettera scritta al fornitore per comunicare che non si pagherà la bolletta perché i termini sono scaduti. La comunicazione va inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, fax oppure pec (per avere la prova di spedizione), e al suo interno bisogna inserire le seguenti informazioni:
- nome e cognome e i dati dell’utenza;
- la copia del proprio documento di identità;
- il codice Pod per la luce e il codice Pdr per il gas;
- il motivo ovvero la prescrizione;
- una copia della fattura o del sollecito ricevuto,
- una ricevuta o una prova del pagamento nel caso quest’ultimo fosse stato già effettuato.
Quindi, da adesso in po presta massima attenzione alla tua prossima bolletta!