Come rendere una mansarda abitabile senza spendere un occhio della testa: ecco gli interventi necessari da fare subito

La mansarda è spesso l’incubo di chi valuta l’acquisto di un immobile. Come renderla abitabile e arredarla senza spendere un patrimonio.

Questo spazio di un’abitazione è spesso considerato romantico e accogliente, un ambiente dove allestire un angolo per i propri hobby, una piccola palestra, oppure un’area multifunzionale a disposizione dell’intero nucleo familiare. Prima ancora di capire come sfruttare al meglio la mansarda ne va verificata l’abitabilità. Per procedere con qualsiasi tipo di intervento infatti, è necessario possedere tutti i permessi.

Altro aspetto che spesso mette in difficoltà chi compra casa o ne valuta una ristrutturazione è la differenza tra mansarda e sottotetto. Questi due termini non vanno confusi, poiché le destinazioni d’uso di questo due spazi sono molto diverse. Il sottotetto è l’area che intercorre tra il tetto e l’ultimo piano di un edificio e ne garantisce l’isolamento termico. In alcune abitazioni questo luogo è utilizzato per stivare scatoloni e oggetti che si usano di rado. La mansarda invece, se gode di abitabilità, è a tutti gli effetti inserita nella planimetria dell’immobile, si trova sempre all’ultimo piano ed è registrata a catasto con la sigla A/2 (C/2 invece se non è abitabile ed è quindi sottotetto).

Il sottotetto può diventare mansarda?

Questa operazione è possibile ma alcuni requisiti possono variare a seconda della zona di residenza. Per ottenere il via libera per questo procedimento vanno infatti verificate le disposizioni delle varie regioni italiane e più precisamente quelle del comune di residenza. Una mansarda a norma di legge ha due caratteristiche decisive: altezza e illuminazione dei locali. Il rispetto di questi due requisiti rende lo spazio salubre per chi abita la casa e quindi può essere denominato mansarda. Più nello specifico, qualora il sottotetto non si sviluppi in altezza per almeno 240 centimetri, 230 in caso si vogliano realizzare bagni o ambienti di servizio, l’unica soluzione è quella di aumentare l’altezza del sottotetto stesso. Anche in questo caso l’eventuale realizzazione di tale opera edilizia è a discrezione di ciascuna Regione.

Interventi per una mansarda abitale
Interventi necessari per una mansarda abitabile, designmag.it

Superato lo scoglio dell’altezza va gestito quello del rapporto aero-illuminante. In una abitazione privata la superficie apribile, quindi composta da finestre, abbaini, lucernai e portefinestre, deve essere almeno 1/8 dell’area calpestabile. In una mansarda anche un minimo apporto di luce naturale deve essere garantito; il fattore Medio di Luce Diurna stando alla legge italiana deve essere uguale o maggiore al 2%. Quindi per essere certi che il proprio sottotetto possa diventare una mansarda è necessario, come primo step, contattare il proprio comune di residenza e capire quali siano i lavori ammessi dall’ufficio urbanistica.

Mansarda abitabile: gli interventi necessari

Una volta chiarito con il comune quali sono le normative vigenti in fatto di trasformazione di un sottotetto a mansarda vanno predisposti i lavori. Questo passaggio nella maggior parte dei casi richiede opere murarie oltreché la realizzazione o il rimodernamento, qualora fossero già presenti, degli impianti: quello di riscaldamento, di raffrescamento, l’impianto elettrico e quello idrico nel caso in cui il progetto preveda un bagno.

In un sottotetto riconvertito a mansarda è necessario trasformare un unico spazio in più stanze. In questo caso pareti in cartongesso e tramezzi sono necessari. Giunti a questo punto è tutto pronto per scegliere il colore delle pareti e le finiture più adatte rispetto a quello che è il gusto dell’intera abitazione. Questi interventi hanno un valore economico che varia dai 600€ ai 1000€ a metro quadro.

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