Gli italiani hanno ancora la possibilità di sfruttare l’incentivo per risparmiare sul riscaldamento della propria casa, chiunque voglia sapere come funziona il bonus per comprare le stufe a pellet potrà trovare in questa guida le risposte alle sue domande.
Andiamo a elencare tutte le informazioni necessarie per sapere chi ha diritto alla detrazione fiscale, a quanto ammonta e qual è il massimo di spesa ma soprattutto quali sono i requisiti e come fare per richiederlo e ottenerlo.
Come funziona il bonus dedicato alle stufe a pellet e come fare per richiederlo
Se volete comprare una nuova stufa a pellet e volete approfittare delle agevolazioni fiscali attualmente in vigore, potete scegliere diverse soluzioni, infatti il bonus stufe a pellet può essere richiesto avvalendosi di diverse tipologie di agevolazioni.

Di seguito entriamo nel dettaglio, leggete intanto la lista così da farvi già un’idea di quali sono le opzioni:
- Ecobonus: spese relative al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, la detrazione è del 50% sulla prima casa, del 36% sulla seconda ma solo per le spese sostenute nel 2025, nel 2026 e nel 2027 la detrazione sarà pari al 36% per la casa principale e del 30% negli altri casi
- Bonus Ristrutturazione: si può ottenere la detrazione fiscale fino al 50%.
- Bonus Mobili e grandi elettrodomestici: anche le stufe a pellet rientrano nel Bonus Mobili e grandi elettrodomestici pure senza ristrutturazione ma è necessario che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.
- Conto Termico: contributo diretto erogato dal GSE fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali con caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi.
- Bandi regionali: sono soggetti a normative locali.
I bonus coprono sia il costo dell’acquisto che della messa in opera, anche senza ristrutturazione, la domanda va inoltrata tramite il portale ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
I requisiti
Ma ci sono altri requisiti da rispettare, che sono i seguenti:
- La stufa a pellet con certificazione ambientale 4 o 5 stelle deve avere rendimento minimo maggiore dell’85% secondo la norma europea EN 303-5.
- Deve rispettare i limiti di emissione stabiliti da norme regionali e dal Decreto Legislativo 152/2006 e successive modifiche.
- Occorre utilizzare i tipi di biomassa consentiti.
- Gli infissi nelle case che si trovano nelle zone climatiche C, D, E, F devono rispettare limiti di trasmittanza termica.
- Nella casa deve essere già presente un impianto di riscaldamento e il nuovo acquisto deve migliorarlo a livello energetico.
- Gli acquisti devono essere effettuati con bonifici e fatture tracciabili.
- Gli impianti devono essere installati da tecnici abilitati, avere la certificazione di conformità ed devono essere registrate correttamente nel libretto di impianto.
Fate attenzione, quindi, ai modelli di stufe a pellet che comprate perché se sono di classe inferiore a tre, cioè obsolete e a bassa efficienza, non potrete godere del bonus anche se si tratta di stufe a pellet idro.
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