Diamo subito un’ottima notizia, la detrazione del Bonus ristrutturazione e dell’Ecobonus rimarrà al 50% per l’abitazione principale e al 36% per le seconde case. In più il Bonus mobili e grandi elettrodomestici riceverà l’attesa proroga. Purtroppo non ci sono solo belle notizie.
Ci saranno cambiamenti importanti in merito ai Bonus edilizi che i cittadini possono richiedere per ristrutturare, rinnovare, riqualificare dal punto di vista energetico la propria abitazione. Il 2026 sarà un anno diverso rispetto a quello che stiamo oggi vivendo ed è bene che si inizi fin da subito a capire come muoversi volendo effettuare lavori in casa. La Legge di Bilancio avrà un capitolo dedicato ai Bonus casa con conferme, cancellazioni, modifiche delle misure.
La brutta notizia è che saranno cancellati Superbonus e Bonus barriere architettoniche al 75%. Stop alle maxi agevolazioni, il 2026 metterà la parola fine alle detrazioni importanti proprio nel momento di maggiore bisogno visto che si avvicina sempre più la fatidica data del 2030, anno in cui ridurre del 16% le emissioni inquinanti come previsto dalla Direttiva Case Green.
Le novità sui Bonus casa nel 2026 tra proroghe e cancellazioni
Dopo anni di critiche, errori e cambiamenti in corso d’opera sarà addio al Superbonus partito al 110% e finito al 65%. Diverso destino per il Bonus barriere architettoniche al 75%. Non verrà cancellato del tutto ma l’aliquota scenderà al 50 o al 36%. Considerando che la misura è poco costosa, però, un salvataggio in extremis non è impossibile.

Passiamo alle belle notizie, rimarranno le detrazioni del 50 e del 36% rispettivamente per le abitazioni principali sulle quali si ha diritto di proprietà o altro diritto reale e le seconde case previste per il Bonus ristrutturazione e l’Ecobonus.
Si potrà ancora recuperare, dunque, il 50% della spesa per interventi di manutenzione straordinaria come spostare un tramezzo, rifare gli impianti, creare pareti oppure per alzare la classe energetica della casa (sostituzione degli infissi, sostituzione della caldaia con pompe di calore o apparecchi ibridi, cappotto termico…).
L’Ecobonus ricordiamo che esige e continuerà ad esigere la comunicazione all’ENEA sull’intervento. C’è un’altra bella notizia, la proroga del Bonus mobili associato ad interventi di ristrutturazione (Bonus ristrutturazione). L’aliquota resterà del 50% e il tetto massimo della spesa di 5 mila euro.
Il rimborso sarà spalmato in dieci anni, ridurre a cinque sembra impossibile. Infine da ricordare che le spese sostenute dal 2025 ricadono nella nuova soglia detraibile con riduzione per chi ha redditi oltre i 75 mila euro. Oltre i 100 mila euro scatta, poi, un’altra riduzione. Bisogna tenerne conto nella pianificazione dei lavori per conoscere l’effettivo recupero della spesa.