Bollette luce e gas scadono dal 1° ottobre: attenzione massima a mettersi in regola | Sbrigati

La scadenza del Bonus bollette luce e gas preoccupa le famiglie. Cosa succede in mancanza di una proroga? Il Governo pensa a delle alternative.

Secondo le stime di ARERA, nei prossimi mesi si attende un incremento dei prezzi di luce e gas. Le famiglie spenderanno quasi il 2,3% in più, per un totale di circa 1.472 euro all’anno. Per questo motivo, si teme per quello che potrebbe accadere dopo il 30 settembre, data di scadenza del Bonus bollette luce e gas.

Si spera in uno proroga, anche se, in tal caso, bisognerà capire se verranno apportate modifiche ai requisiti di accesso. L’agevolazione, infatti, è sempre stata rinnovata ogni trimestre ma, ogni volta, con presupposti differenti. Da gennaio 2023, è stato imposto il possesso di un ISEE non superiore a 15 mila euro (20 mila, nel caso di nuclei familiari con almeno 4 figli a carico).

Bonus bollette luce e gas: da quali agevolazioni economiche potrebbe essere soppiantato?

Ma cosa succederà dal prossimo 1° ottobre? C’è chi ipotizza un rinnovo del Bonus, come il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che ha evidenziato l’impegno del Governo nella predisposizione di misure dirette a tutelate le famiglie in difficoltà economica. Potrebbe, inoltre, essere introdotto un ulteriore beneficio, il cd. reddito energetico. In pratica, si formerebbe un Fondo Nazionale per finanziare i lavori per l’installazione di impianti fotovoltaici destinati all’uso domestico.

Si tratta di un’iniziativa molto vantaggiosa, se si pensa che il 30 settembre scadrà anche la riduzione dell’IVA al 5% sul gas.

bonus riscaldamento
l Governo sta pensando a delle agevolazioni per le bollette di luce e gas Designmag.it

Cosa succede nel caso in cui il Bonus bollette luce e gas non dovesse essere riconfermato? Per evitare un netto rialzi dei costi per i consumi delle utenze, il Governo è al lavoro per introdurre delle agevolazioni sostitutive. Una delle ipotesi è prevedere, al posto del Bonus in scadenza, un beneficio una tantum e il taglio delle accise. Tale progetto è stato confermato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Sarebbe in arrivo, inoltre, un Bonus riscaldamento che dovrebbe essere introdotto prima del prossimo inverno (secondo alcuni, anche già dal 1° ottobre) e il cui ammontare cambierà a seconda della zona climatica in cui si vive.

Il nuovo Bonus, tuttavia, non verrà riconosciuto a tutti ma soltanto a coloro che saranno interessati da un incremento smisurato delle tariffe. Sarà, dunque, fondamentale il ruolo di ARERA, che dovrà verificare i dati e decidere circa la spettanza dell’agevolazione economica. A beneficiarne saranno i nuclei familiari in crisi che proveranno i consumi effettivi.

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