Bianco caldo, legno chiaro, forme essenziali: lo stile Japandi di Leroy Merlin che conquista tutta casa

L’atmosfera calma dello stile Japandi si diffonde in tutta la casa, con arredi essenziali in legno chiaro e tonalità naturali. Leroy Merlin interpreta questo linguaggio con soluzioni semplici e funzionali, adatte a ogni ambiente.

Negli ultimi anni ci siamo abituati a vivere di più gli spazi domestici. Abbiamo spostato tavoli, rivisto i colori, cercato soluzioni più leggere. È stato come un reset: via il superfluo, dentro solo ciò che serve davvero. E da lì, lentamente, si è fatto spazio un nuovo modo di abitare, più quieto, più consapevole. In questo contesto si è fatto notare lo stile Japandi, una via di mezzo che non cerca di stupire ma di durare.

Il bello del Japandi è che sembra semplice, ma non è mai banale. Mette insieme due mondi che all’apparenza non c’entrano, ma che in realtà si cercano: il rigore giapponese e il calore scandinavo. Nessuno prevale sull’altro, e questa armonia ha qualcosa di rilassante. Leroy Merlin ha colto bene questo spirito e lo ha tradotto in una proposta trasversale, pensata per ogni stanza della casa. Il risultato non è una collezione, ma un invito a ripensare gli spazi senza stravolgerli.

Japandi: Leroy Merlin e l’arte di arredare con poco

Il soggiorno, ad esempio, smette di essere vetrina e torna a essere luogo. Un divano basso, in tessuto naturale, qualche cuscino neutro, un tavolino in legno chiaro che non chiede attenzione ma la riceve lo stesso. L’illuminazione conta: non serve abbagliare, basta una luce diffusa, magari da una lampada in carta di riso o bambù.

Anche gli oggetti, quando scelti con attenzione, raccontano un modo di abitare. Non servono grandi interventi per far respirare una stanza: basta inserire il pezzo giusto. Abbiamo fatto un giro da Leroy Merlin. Prendiamo ad esempio un tavolino in rovere massiccio a doghe. Ha una presenza discreta, ma ferma. Il legno vivo, le linee parallele, la solidità senza peso. Si integra nel soggiorno come se fosse sempre stato lì. Lo stesso vale per la lampada a sospensione in bambù con due luci: è essenziale, ma scalda l’ambiente.

tavolino e lampada
Il soggiorno Japandi secondo Leroy Merlin – foto leroymerlin.it – designmag.it

In cucina e nella zona pranzo, l’approccio cambia poco. La funzione resta al centro, ma senza rinunciare alla bellezza. I materiali parlano da soli: legno massello, ceramica grezza, tessuti naturali. Il tavolo diventa il vero protagonista, con linee pulite e proporzioni equilibrate. Attorno, sedie semplici, con forme che invitano a restare seduti senza fretta. Le sedie in legno con seduta in similpelle grigia si adattano bene sia alla zona pranzo che a un angolo scrivania.

Nel passaggio tra una stanza e l’altra, anche le superfici verticali parlano. I pannelli giapponesi resinati sono una soluzione visiva elegante che aiuta a modulare la luce o separare gli spazi in modo morbido. Non oscurano, filtrano. Perfetti in ambienti dove si vuole mantenere continuità ma anche privacy. In camera, uno specchio asimmetrico sospeso dalle forme irregolari può spezzare la rigidità senza perdere coerenza.

specchio
Dettagli che fanno spazio: il tocco Leroy Merlin – foto leroymerlin.it – designmag.it

La camera da letto è forse l’ambiente dove questo stile mostra il suo lato più intimo. Il letto si abbassa, vicino al pavimento, come nei ryokan giapponesi, ma con la morbidezza nordica nei tessuti. Il lino lavato, il cotone pesante, i toni sabbia o grigio chiaro creano una sensazione tattile ancora prima che visiva. Le pareti restano libere, magari interrotte solo da una stampa botanica o una mensola sottile con qualche libro. Il verde non manca, ma si tiene in disparte: una pianta ricadente o un piccolo bonsai sono più che sufficienti.

Il bagno segue la stessa logica. Qui i mobili sospesi in legno chiaro fanno la differenza: liberano spazio, alleggeriscono. Gli accessori contano quanto il resto. Un dispenser in ceramica opaca, un bicchiere in vetro satinato, uno specchio con angoli morbidi fanno subito atmosfera. La luce, anche qui, è morbida, più simile a quella del tardo pomeriggio che a quella di una vetrina. E la sensazione, entrando, è simile a quella che si prova in certi piccoli hotel giapponesi: pulizia, equilibrio, assenza di stress.

credenza legno
Leroy Merlin e l’arte di arredare con poco – foto leroymerlin.it – designmag.it

I dettagli decorativi fanno da filo conduttore tra i vari ambienti. Sono piccoli ma non secondari. Un tappeto in fibra naturale, ad esempio, lega visivamente senza appesantire. Le trame irregolari, i colori grezzi, il tocco ruvido sotto i piedi: sono elementi che si sentono più che si vedono. Japandi ama questi contrasti leggeri, dove niente è lucido ma tutto è curato.

Infine, tra gli arredi che meglio raccontano questo stile, c’è sicuramente la credenza in legno Haiku. Le sue proporzioni basse e orizzontali la rendono perfetta per mantenere leggerezza visiva. Può stare in soggiorno, sotto una stampa botanica, oppure in cucina, per contenere stoviglie e tessili.

Con pochi elementi ben calibrati, ogni stanza può trasformarsi senza grandi stravolgimenti. Non serve riempire, anzi. Il vuoto ha il suo ruolo, e va rispettato. In questo equilibrio tra essenziale e caldo dello stile Japandi, tra linea e materia, si nasconde il fascino silenzioso di un abitare che non segue le mode ma il respiro di chi lo vive.

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