Archi verdi, vasi alti, siepi indoor: il trucco per separare gli spazi senza pareti

Archi vegetali, vasi scenografici e siepi indoor: una panoramica sulle idee più pratiche e d'effetto per dividere casa con leggerezza, lasciando respirare gli ambienti.

Chi vive in un open space sa quanto possa essere complicato distinguere gli ambienti senza creare una giungla di mobili. E chi ha una casa piccola lo sa ancora meglio: ogni parete in più è una barriera mentale, oltre che fisica. C’è poi una questione estetica che non è secondaria: dividere senza appesantire, creare zone funzionali ma visivamente fluide, trovare quel punto di equilibrio tra organizzazione e respiro.

Eppure, l’architettura domestica contemporanea continua a proporre ambienti aperti, uniti, sempre più ibridi. Cucina e soggiorno convivono, l’angolo studio sbuca tra la zona notte e il corridoio, e anche il concetto di ingresso spesso sparisce. Ma l’esigenza di dividere, delimitare, proteggere certi angoli resta viva. È qui che entra in gioco un approccio diverso, meno rigido, più morbido. Non una soluzione, ma un modo di guardare agli interni con occhi nuovi, più vicini alla natura che alla planimetria.

Quando le piante arredano e dividono allo stesso tempo: supporti, materiali, dettagli

Quando si parla di arredare dividendo, la mente corre subito a pareti mobili, scaffali bifacciali o strutture su misura. Ma c’è un’altra strada, meno evidente e molto più dinamica. Le piante, usate come elementi architettonici, stanno diventando una vera alternativa progettuale, capace di unire funzionalità e atmosfera.

Una delle soluzioni più interessanti è quella degli archi vegetali. Non hanno nulla di finto o decorativo in senso classico. Si costruiscono con strutture leggere, quasi invisibili, e piante rampicanti che, nel tempo, formano un passaggio verde tra una zona e l’altra. Funzionano bene in punti di passaggio, come tra ingresso e soggiorno, ma anche per spezzare visivamente un open space troppo uniforme.

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Quando le piante arredano e dividono allo stesso tempo: supporti, materiali, dettagli – foto produceshop.ch – designmag.it

Chi cerca una divisione più decisa, ma senza costruire nulla, può puntare su grandi vasi o fioriere verticali. Non parliamo dei classici cache-pot decorativi, ma di veri e propri elementi strutturali: contenitori alti, spesso materici, che dialogano con il pavimento e la luce. Si prestano a ospitare piante slanciate, come bamboo o sansevieria, e diventano quinte leggere ma efficaci. Posizionati tra cucina e soggiorno, ad esempio, aiutano a creare una transizione, schermano senza chiudere, e lasciano passare aria e luce.

Poi ci sono le siepi indoor, una scelta forse meno comune, ma che in certi contesti funziona benissimo. In particolare negli ambienti molto grandi, dove serve creare piccoli rifugi visivi, aree dedicate al relax, alla lettura, alla meditazione. Le specie più adatte sono quelle con fogliame fitto e crescita ordinata: ficus, dracena, schefflera. Se si ha poco tempo per la manutenzione, molte di queste piante esistono anche in versione idroponica o con sistemi di irrigazione automatica, quasi zero pensieri.

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Il verde come linguaggio per pensare lo spazio – foto generata con chatGPT – designmag.it

Il punto però è scegliere le piante giuste. Ogni angolo ha la sua luce, il suo microclima, e va rispettato. Dove c’è sole diretto vanno bene cactus e yucca, in zone più luminose ma filtrate funzionano kentia e felci. Dove la luce è poca, servono piante robuste e tolleranti come pothos e zamioculcas. Chi ha poco tempo può pensare a piante artificiali ben fatte, che oggi sono sempre più realistiche. Non danno benefici sull’aria, certo, ma mantengono l’effetto visivo senza richiedere attenzioni.

E infine, l’aspetto pratico. Tutto questo verde ha bisogno di supporti adatti. Servono tralicci, strutture a gradoni, fioriere verticali. Alcuni brand hanno iniziato a proporre soluzioni intelligenti, belle da vedere e facili da integrare. I tralicci in legno chiaro, ad esempio, si trovano con facilità e si montano senza forare le pareti. I vasi effetto cemento danno un tocco più materico, più contemporaneo. E poi ci sono le pareti vegetali artificiali, usate spesso anche nei locali: trasformano una parete bianca in un fondale vivo, che dà profondità allo spazio. Perfette dietro il divano o come sfondo per una zona pranzo.

Dividere senza chiudere, arredare senza ingombrare: è una sfida, ma anche un gioco creativo. Le piante ci aiutano a trovare un nuovo linguaggio per lo spazio domestico. Uno che non parla in metri quadri, ma in respiri.

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